Concordato in bianco depositato dalla Conbipel
Anche il noto marchio Conbipel dell’azienda fondata a Cocconato nel 1958 e diventata in poco tempo da piccola attività artigianale a punto di riferimento per quanto riguarda il confezionamento di capi in pelle, marchio sinonimo di qualità che, nel tempo, ha aperto oltre 160 punti vendita in tutta Italia e introdotto anche la lavorazione del tessile rivolgendosi così ad un mercato più ampio che comprende donna, uomo e bambino, sta subendo in questo momento il duro contraccolpo dell’emergenza in corso.
Nel 2019 ceduta a Brookfield
Ceduta nel 2007 alla Oaktree Capital Management di Los Angeles e, nel 2019, a Brookfield uno dei maggiori Fondi mondiali che a seguito della crisi degli anni passati aveva l’intenzione di rilanciare il marchio con un piano quinquennale per generare un progressivo aumento delle vendite puntando anche sul digitale.
Preoccupazione per i 1200 dipendenti
E adesso, notizia degli ultimi giorni, il concordato in bianco depositato lo scorso 18 marzo al Tribunale di Asti “siamo molto preoccupati per i 1.200 dipendenti occupati in tutta Italia – sottolinea Mario Galati, Segretario Generale Filcams Cgil Asti – e soprattutto per gli oltre 250 lavoratori che, tra sede e punti vendita, sono impiegati nel nostro territorio. Il Tribunale ha già designato un commissario giudiziale e l’azienda avrà sei mesi di tempo per trovare investitori.” Una preoccupazione che potrebbe risolversi questa sera (venerdì) con una video conferenza programmata da tempo tra vertici aziendali e sindacati per usufruire degli ammortizzatori sociali.
Monica Jarre