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Palazzo di Giustizia

Asti, il primo giorno del pm Laura Deodato come Procuratore Aggiunto

Stamattina la cerimonia di insediamento. Ha ottenuto l’unanimità dei voti sia in commissione che al Csm. E’ uno dei più giovani procuratori aggiunti d’Italia

Il responso, altamente lusinghiero, era arrivato da qualche giorno: prima la commissione e poi il Csm in plenum, avevano votato all’unanimità il sostituto procuratore  Laura Deodato come nuovo procuratore aggiunto astigiano (fra i più giovani d’Italia), dopo il pensionamento del precedente, il dottor Vincenzo Paone.

Oggi, in una breve ma partecipata cerimonia, è avvenuto l’insediamento ufficiale, sancito dal presidente del tribunale Paolo Rampini.

In tanti, fra colleghi magistrati, personale del Tribunale, avvocati e rappresentanti delle forze dell’ordine, hanno voluto testimoniare la stima nei confronti della dottoressa Deodato, titolare della maggior parte delle indagini più complesse trattate dalla Procura della Repubblica. Una su tutte, quella sull’omicidio di Elena Ceste, ma è anche il pm che ha portato a processo il crac Marenco e quella che ha “ereditato” sia quello sull’omicidio del tabaccaio di corso Alba che quello di Indino in Campo del Palio. A sua firma, pochi giorni fa, l’inchiesta che ha portato all’arresto di 13 persone e che ha svelato una guerra fra clan per imporre il potere sul quartiere Praia.

Competenza, disciplina, solidissima preparazione giuridica, determinazione fanno della dottoressa Deodato un pm di altissimo profilo e un magistrato infaticabile. Un lavoro, come ha avuto modo di ribadire in più occasioni  pubbliche, che mette sempre al centro le vittime e chi ha subito i danni di condotte criminali.

Questa mattina l’accettazione del ruolo è avvenuta alla presenza di un altro pm donna, la dottoressa Donatella Masia, anch’essa portatrice di una grande carriera, in rappresentanza del Procuratore Capo.

«Aver nominato la dottoressa Deodato procuratore aggiunto – ha commentato –  è un regalo per la Procura. Mi auguro che questo sia solo il primo traguardo verso una carriera   che vede finalmente anche giovani colleghi ai livelli dirigenziali».

Il presidente Rampini non ha usato giri di parole per descrivere il pm Deodato: «Un magistrato che con la sua bravura, la sua solerzia ha dimostrato un attaccamento encomiabile alla toga che indossa. Raggiungendo eccellenti risultati operativi».

Altrettanto schietto il commento di Alberto Giannone, presidente di sezione penale: «Sono felice che un pm in gamba e preparato abbia avuto un riconoscimento di merito. Cosa che non sempre accade e lo leggo come un segnate in controtendenza. E’ anche l’ennesima circostanza che mi fa pensare il Palazzo di Giustizia di Asti come ad un’isola felice».

E, per un po’, la fermezza che contraddistingue la presenza in aula della dottoressa Deodato ha lasciato lo spazio ad una giustificatissima emozione. «Il calore che mi è arrivato alla nomina mi fa sentire  parte di un gruppo e questo è esattamente come sono io e come ho sempre impostato l’approccio al lavoro. No agli individualismi esasperati ma sì alla fusione delle personalità di tutti: questa è la forza di una Procura che lavora bene. E così sarà ad Asti, per raggiungere risultati sempre più alti e condivisi. Tenendo sempre il faro del nostro operato sugli utenti che si rivolgono alla giustizia».

(In copertina il procuratore aggiunto Deodato subito dopo la nomina ufficiale; nella gallery la dottoressa Deodato con alcuni colleghi della Procura e con gli altri magistrati in forza al Tribunale di Asti)

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