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La roccaforte dei marchesi del Monferrato

È un edificio di notevoli dimensioni con 27 locali e una superficie di circa 7 mila metri quadrati
L’antico castello dei marchesi Borsarelli, uno dei più grandi e belli della provincia di Asti, è stato posto in vendita attraverso un agenzia immobiliare. È un edificio di notevoli dimensioni con 27 locali e una superficie di circa 7 mila metri quadrati, compresa la cappella gentilizia e una “casa mariana” per gli ospiti. Non si conoscono le origini di questo castello, ma è certo che è stata la roccaforte avanzata dei marchesi del Monferrato fin dal X secolo, di importanza strategica per il controllo dell’alta Valle Versa.
All’inizio il castello sorgeva in posizione isolata e solo più tardi per motivi di sicurezza e protezione, la popolazioni si trasferì dalle colline di Roico e San Lorenzo attorno alle mura del luogo fortificato. Nel 1305 il castello, divenuto luogo di rifugio dei Ghibellini fuggiti da Asti, venne assediato dagli Astigiani, che incendiarono il paese e anche il maniero subì gravissimi danni. Successivamente, nel 1481 i marchesi del Monferrato lo ampliarono e dotarono di una robusta cintura muraria.

Nel 1617 durante la guerra fra Monferrato e Savoia, il castello venne completamente distrutto dall’artiglieria e saccheggiato. Durante il secolo successivo fu ricostruito, sistemando la facciata sud sormontata dalla caratteristica torre, raccordando le strutture precedenti e sistemando l’ampio parco e giardino. L’attuale edificio è la parte residua di una struttura più complessa che originariamente aveva pianta a “U”. Di particolare pregio il ciclo di affreschi trecenteschi della cappella gentilizia raffiguranti episodi della vita di Gesù, opera del “Maestro di Montiglio”, probabilmente un pittore di scuola lombarda. Dopo la prematura scomparsa nel 1955 di Luigi Borsarelli, l’ultimo dei marchesi di Montiglio, il castello conobbe anni di decadenza e abbandono e infine venne venduto, dopo averlo spogliato di mobili e quadri messi all’asta. Nel 1984 la nuova proprietà con imponenti lavori di restauro ha riportato l’antico maniero all’originaria bellezza.

Nonostante i proprietari non vivano stabilmente nel castello, ne curano costantemente la manutenzione e lo aprono, in parte, al pubblico in occasione di eventi. La richiesta è di 6 milioni e 700 mila euro. Nel territorio montigliese è in vendita anche il castello di Rinco, di dimensioni più contenute, composto da tre appartamenti collegati da uno scalone centrale settecentesco e un moderno ascensore, per una superficie complessiva di 650 metri quadrati; i saloni sono elegantemente affrescati. L’edificio è circondato da un giardino all’italiana. Per alcuni anni vi visse la sorella di Massimo D’Azeglio, che aveva sposato il conte di Rinco. Il prezzo di vendita è di un milione e 350 mila euro.

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