Continua la querelle che vede da un lato l’imprenditore Luca Piovanotto, titolare dell’autolavaggio “P&B Car Wash” di via Pisa e dall’altro il Comune di Asti. L’attività, infatti, si trova sopra un terreno di proprietà del Comune, ma il titolo di occupazione è scaduto da oltre 12 anni rendendo, di fatto, l’imprenditore un occupante senza titolo. Piovanotto, rivolgendosi al nostro giornale, ha denunciato la sua attuale condizione di abusivo, i danni subiti dovuti al fatto di non poter vendere l’attività, né ristrutturarla e, rivolgendosi a un legale, ha deciso di andare fino in fondo.
Alcune interpellanze sono state discusse in Consiglio comunale, ma il 27 giugno scorso l’avvocato di Piovanotto ha presentato un’istanza di accesso agli atti per avere copia della perizia asseverata del terreno, effettuata dal Comune, ma mai resa nota al diretto interessato «che ha un interesse diretto – scrive il legale – concreto e attuale a conoscerne il contenuto». Chiesta anche copia degli atti nel quali, a detta dell’amministrazione, Piovanotto si sarebbe proposto per acquistare il terreno, che è tra i beni alienabili, a circa il 30% del valore.
A queste e ad altre richieste dell’avvocato il Comune non ha però risposto nei 30 giorni previsti. Per questo motivo adesso sono i consiglieri di minoranza ad aver formalizzato una richiesta di accesso agli atti. In particolare chiedono all’amministrazione di fornire la corrispondenza integrale e relativi documenti della trattativa con offerte e controfferte tra Comune e Piovanotto per l’acquisto del terreno, la perizia asseverata estimativa, realizzata nell’autunno del 2023, del terreno dove sorge l’attività, ma anche la copia della Cila e tutti gli allegati relativi alla collocazione del locker Amazon che si trova proprio sul terreno già occupato dall’autolavaggio. Locker che, secondo quanto risposto dall’amministrazione in sede di interpellanza, è stato autorizzato in quanto il richiedente ha autocertificato di avere un titolo valido sull’area di proprietà del Comune.
«Dunque l’amministrazione – osserva il legale – non ha verificato che l’installazione sia effettivamente legittimata dal possesso di un titolo di occupazione, bastando al riguardo una dichiarazione di parte? Basterebbe allora forse che anche Piovanotto autodichiarasse di essere legittimato all’occupazione per potersi ritenere regolarizzata la sua occupazione?».