Sono partiti il 12 agosto da Torino e l’arrivo a Madrid è previsto per il 29. Tutto il viaggio sarà fatto in bicicletta con numerose tappe intermedie per manifestare e spiegare le ragioni di questa singolare carovana che attraversa tre nazioni europee.
Si tratta della sesta edizione del viaggio organizzato da attivisti animalisti per attirare l’attenzione contro la corrida, considerata uno “spettacolo” anacronistico e totalmente in contrasto con le nuove sensibilità di benessere animale.
A pedalare dalla parte dei tori ci sono tre italiani, tre spagnoli e tre francesi. Ma c’è anche un astigiano che, seppur non sia in bici, è alla guida del furgone di appoggio che vigila sul viaggio dei ciclisti e che li riporterà indietro ai primi di settembre.
Si tratta di Bruno Massasso, astigiano, particolarmente attivo nel volontariato animalista della nostra città, sempre disponibile nella cattura degli animali per sterilizzarli con una particolare passione nel salvataggio, cura e rimessa in libertà di volatili.
Ogni giorno la carovana percorre dai 150 ai 200 km, a seconda della road map che è caratterizzata da centri in cui altri animalisti locali li attendono per fare piccole manifestazioni in cui spiegano le ragioni secondo le quali la corrida andrebbe abolita ovunque.
A Madrid è prevista una grande manifestazione che si terrà sul piazzale antistante l’arena in cui si tengono le corride.
Poche settimane fa altra manifestazione anti corrida si è tenuta a Piea, in occasione della grande affluenza di cittadini per il concerto di Edoardo Bennato. I volontari dell’associazione UNA (Uomo Natura Animali) hanno distribuito e sensibilizzato con centinaia di volantini e foto, roll up e cartelloni per dimostrare “che la tortura dei tori non è cultura, come vogliono farci credere, ma veri crimini” hanno sostenuto. (Foto in gallery)
Una risposta
Bellissima iniziativa. Ci sono molti modi di divertirsi. … quello di fare il tifo mentre torturano un animale indifeso non credo sia sano.