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Asti, i sindacati: “Serve maggiore controllo sugli appalti per evitare infortuni mortali”

Stamattina il presidio sotto la Prefettura di segretari e delegazioni di Cgil e Uil

Il clima di esodo da ponte di Ferragosto non spegne lo sgomento della notizia della morte di Nicholas Colombini, 32 anni, l’elettricista deceduto folgorato mentre stava lavorando sul tetto di un capannone della A2A per conto della ditta esterna che aveva l’appalto della manutenzione.

Questa mattina una delegazione di Cgil e Uil ha manifestato sotto i portici della Prefettura, con bandiere e volantini in cui si chiedono iniziative di formazione per studenti, lavoratori e datori di lavoro. Viene chiesto anche di sostenere la promozione e divulgazione di una cultura dell’educazione alla sicurezza che consenta di prevenire infortuni e malattie professionali. Inoltre di stilare un protocollo per la regolarità degli appalti pubblici.

«Tutto questo alla luce del fatto che da troppo tempo, nella nostra provincia, operano aziende di altri territori in appalti e subappalti e, purtroppo, con cadenza annuale, assistiamo ad un omicidio sul lavoro» scrivono Luca Quagliotti segretario Cgil e Armando Dagna per la Uil.

Segretari e delegazione ristretta di manifestanti sono stati ricevuti in Prefettura dalla dottoressa Montagna per ascoltare le ragioni del presidio, tenuto conto che da due anni il dottor Ventrice ha attivato un tavolo permanente per la sicurezza sul lavoro.

(Photogallery Ago)

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