Ha raggiunto e superato il traguardo previsto, quello di 250 firme, la petizione promossa da Politeia, su impulso di alcuni cittadini, per mantenere attivo per tutto l’anno il semaforo del “ponte gobbo”. Tra il gazebo in alcune giornate prestabilite e il passaparola, l’esito della raccolta ha oltrepassato, come annota il presidente dell’associazione nicese Maurizio Carcione, ogni aspettativa: «La petizione è stata sottoscritta in poche settimane da 510 cittadini di cui 355 nicesi e 155 residenti fuori Nizza ma che operano nel territorio comunale. Tali numeri, che superano abbondantemente il numero di 250 firme richiesta per le petizioni, dimostra quanto la questione costituisca motivo di disagio, forte insicurezza e paura nell’affrontare quell’incrocio da larga parte di popolazione, specialmente quella più fragile».
I social, per una volta, sono stati utilizzati in modo costruttivo: hanno permesso di puntare l’attenzione sui timori, evidenziati dal cittadino Gianni Carboni in un suo post, che lo spegnimento del semaforo durante la chiusura delle scuole (al momento è sul giallo lampeggiante) renda più pericoloso per tutti l’attraversamento dell’incrocio in questione. Da oltre il ponte, e da corso Acqui e Alessandria, arriva infatti un grande flusso di automobili e molti non sanno che chi arriva da quella direzione ha la precedenza, anche rispetto a chi arriva da via Cirio in direzione Incisa.
Raggiunto il numero minimo di adesioni, Politeia ha provveduto a protollare la richiesta in municipio. «Ora attendiamo la risposta del sindaco che dovrà pervenire ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto comunale entro 30 giorni» annota Carcione. Che, dal canto proprio, non nasconde la soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa: «Nel ringraziare I tanti cittadini che hanno risposto alla nostra sollecitazione, restiamo convinti che la riduzione dei rischi dovrebbe costituire una priorità assoluta dell’amministrazione comunale, a tutela della sicurezza dei cittadini».