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Settembre astigiano

Festival delle Sagre di Asti, tutte le novità su vino, Pro loco presenti, sfilata, piatti, prezzi

Guida completa all’attesa manifestazione del secondo week end di settembre

Il primo punto fermo è che le Pro loco che parteciperanno al Festival delle Sagre di sabato 7 e domenica 8 settembre, sono 28, appena due in più dell’anno scorso. Inizialmente dovevano essere 29, ma alla fine la Pro loco di Refrancore ha rinunciato per motivi organizzativi.

Rispetto all’anno scorso non saranno presenti le Pro loco di Grazzano Badoglio e Monastero Bormida ma “entrano” Callianetto (grande ritorno), Serravalle, Castell’Alfero e Nizza Monferrato.

E’ il festival del cinquantenario dalla prima edizione e porta diverse novità.

Il Villaggio gastronomico di Campo del Palio

La prima riguarda la disposizione delle casette nel villaggio gastronomico di piazza del Palio e la sistemazione dei tavoli.

Le casette saranno raggruppate in quattro “isole” centrali e non più in cerchio come in passato. I tavoli, per evitare di far mangiare la gente sotto un cielo assolato insopportabile, saranno sistemati sotto i viali alberati di piazza del Palio su due lati: quello della scalinata verso l’ex Intendenza di Finanza e il lato opposto, quello in cui saranno allestite le casette di servizio della manifestazione.

Molto lavoro, dopo le critiche dell’anno scorso, è stato posto nella distribuzione del vino in piazza. Partner della manifestazione sarà il Consorzio della Barbera e dei Vini del Monferrato e tutte le etichette servite arriveranno dai soci. Il vino torna ad essere distribuito direttamente nelle casette delle Pro loco ma solo dietro presentazione del ticket che si acquista a parte, in tre punti distinti della piazza dove saranno allestite dieci casse in ognuno di esse, per un totale di 30 casse. Lì si pagherà il vino (anche in forma digitale grazie al potenziamento del wi fi su tutta la piazza) e si riceverà il biglietto da presentare alle casette delle Pro loco quando si ritira il piatto.

Altra novità, sempre sul fronte del vino, riguarda la possibilità di acquistare il bicchiere anche se non è abbinato ad un piatto. Cosa che da molti anni non era possibile. Saranno presenti in piazza degli elenchi delle etichette distribuiti da ogni Pro loco e se un consumatore cerca un vino in particolare potrà andarlo a ritirare nella casetta che lo distribuisce anche se non acquista il piatto di quella Pro loco.

Ritorna in capo alle Pro loco la vendita e distribuzione delle bottigliette da mezzo litro d’acqua ad un prezzo unico di 1 euro l’una.

I piatti che cambiano

Sul fronte gastronomico sono diverse le novità per quanto riguarda i piatti portati in piazza.

Ad esempio, proprio la Pro loco di Callianetto che torna dopo qualche anno di assenza, non porterà più il suo storico fritto misto, ma uno stufato di vitello con verdure all’astigiana. Anche Variglie cambia uno dei suoi due piatti: niente più pan marià ma lingua di vitello in salsa. Castellero per la prima volta dopo tanti anni di offerta solo dolce, oltre ai croccanti di nocciole porta un arrosto di maiale con salsa e granella di nocciole. Mentre Cunico aggiunge ai suoi tradizionali gnocchi anche il dolce a base di canestrelli.

Qualche ritocco all’insù dei prezzi ma per pochissimi piatti.

La sfilata della domenica mattina

Anche la sfilata della domenica mattina offre qualche novità.

Intanto quella della tribuna Alfieri a pagamento: per vedere il corteo contadino comodamente seduti e all’ombra delle gradinate “ereditate” dal Palio della domenica prima allestite di fronte al Palazzo della Provincia, si pagheranno 5 euro di biglietto di ingresso (che si può acquistare alla stessa biglietteria del Palio in via Leon Grandi (per info telefono 0141/399057- 399040 oppure biglietteriapalio@comune.asti.it).

Il percorso rimane quello dell’anno scorso che, per il primo anno, aveva “tagliato fuori” via Gobetti e un tratto di corso Alfieri facendo scorrere il corteo da via Cavour a piazza San Secondo e poi, per via Garibaldi fino a piazza Alfieri.

Diverse le Pro loco che hanno allestito un nuovo tema da portare in sfilata.

Cortazzone abbandona il tema delicato ma reso unico dalla monumentale carrozza funebre trainata dai cavalli dell'”ultimo viaggio” per dedicarsi alla festa del martedì grasso.

Quarto non porta più la storia dei suoi “carradori” ma sceglie un argomento religioso come il lunedì di Pentecoste. Anche Tonco cambia e dopo il gioco del tambass porta un’altra sua tradizione, la giostra del Pitu.  Castell’Alfoero torna al Festival delle Sagre con la festa per la nuova chiesetta e Nizza Monferrato con le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Cirio nell’anno 1936.

Serravalle presenta invece i vecchi mestieri invernali.

Tutti i menù con i prezzi delle Pro loco presenti

CASABIANCA: Polenta fritta con gorgonzola € 4,50
Salame dolce di Casabianca € 2,50
CORTAZZONE: Tagliatelle all’uovo con tartufo € 6,00
Pesche al Malvasia € 2,50
SAN DAMIANO: Salsiccia alla Barbera d’Asti € 5,50
Torta di mele € 2,50
SESSANT: Carne cruda all’Astigiana € 5,00
Torta dolce di pane della tradizione contadina € 2,50
CALLIANO: Agnolotti d’asino € 7,00
Salamini d’asino € 2,50
VALENZANI: Stufato d’asino al Ruchè con polenta € 7,00
Salamino di maiale al Ruchè € 2,50
CANTARANA: Vitello tonnato € 5,00
Pesche ripiene al forno € 3,00
MOMBERCELLI: “Friciula” (frittella salata) con lardo € 4,00
VILLAFRANCA: Tagliatelle ai funghi porcini € 4,50
“Bunèt” al cioccolato € 2,50
TONCO: Carpionata di tacchino con zucchine € 5,50
Peperoni con bagna cauda € 4,00
VIARIGI: Agnolotti alla moda di Viarigi conditi con sugo di arrosto € 6,00
ANTIGNANO: Tajarin di mais 8 file al sugo di salsiccia € 4,50
Crostata di mais con confettura di ciliegie € 2,50
CALLIANETTO: Stufato di vitello con verdure all’astigiana € 7,00
Tortino Gianduja € 2,50
VARIGLIE: Lingua di vitello in salsa € 4,50
Friciulin (frittini) di riso e spinaci € 2,50
MONTECHIARO: Risotto con tartufo € 6,00
Crema dolce in pasta sfoglia € 2,50
 CUNICO: Gnocchi alla Cunichese € 4,50
Canestrelli € 2,50
SERRAVALLE: Tonno di coniglio € 6,50
Torta di zucca € 2,50
QUARTO D’ASTI: Tagliatelle al ragu’ di salsiccia e peperoni € 4,50
Rotolo al cacao con nocciole € 2,50
CASTELL’ALFERO: Trippa in umido con cipolle, fagioli e crostone di pane € 6,00
Testa in cassetta in salsa con pane € 4,00
MONTIGLIO MONFERRATO: Uova al tegamino con tartufo e polenta € 6,50
Torta di nocciole € 2,50
CASTELLERO: Arrosto di maiale con salsa e granella di nocciole € 5,00
Croccanti di nocciole € 2,50
COSTIGLIOLE D’ASTI: Ravioli con plin € 6,00
Bunet € 2,50
NIZZA MONFERRATO: “La Belecauda” di Nizza Monferrato € 4,50
AZZANO: Risotto ai funghi € 5,00
S. CATERINA DI ROCCA D’ARAZZO: Agnolotti al sugo di carne € 6,00
Antico “bodino” di Casa Savoia € 2,50
SAN MARZANOTTO: Crostone del contadino con bagnèt e acciughe € 3,50
Lardo macinato, insaporito e spalmato sul pane € 2,50
REVIGNANO: Soma d’aj bianca con uva € 2,50
Pane arrostito con pomodoro € 2,50
Zabaglione al Moscato € 2,80
MONGARDINO: Risotto alla Barbera d’Asti € 4,00
Antico “mun” (mattone dolce) € 2,50

Tutti i temi della sfilata contadina

 CANTARANA: “dai magnin alla ciapèta”: dall’antico mestiere di stagnino al carnevale
Cantaranese.
REVIGNANO: andùma a viè (la veglia nella stalla)
SERRAVALLE: I vecchi mestieri invernali
CALLIANETTO: il ciclo della Canapa
CORTAZZONE: martedì grasso
MONTIGLIO MONFERRATO: l’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel
Monferrato agli inizi del ‘900.
ANTIGNANO: “Antignan el dì d’la fera ed San Sgund”: Antignano il giorno della fiera
carolingia.
VIARIGI: “Al maseng” il maggengo: la fienagione di una volta.
SESSANT: quando la campanella dell’asilo suonava a Sessant.
MONTECHIARO: le sarte di Montechiaro: quando i bottoni si attaccavano con ago e filo.
QUARTO: “La Pentecusta”: il lunedì di pentecoste.
TONCO: La giostra del “Pitu”.
VARIGLIE: la pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione.
COSTIGLIOLE: la grandinata del 1968 e la nascita del fondo di solidarietà.
CALLIANO: la fonte solforosa della Pirenta.
MONGARDINO: ‘l martinèt (il maglio) d’ Mungardìn e l’antica fabbricazione degli attrezzi
agricoli.
S. CATERINA DI ROCCA D’ARAZZO: anno 1918: tornano i soldati…..arriva la spagnola.
SAN DAMIANO: la festa ‘d San Roc: la festa di San Rocco.
CASTELL’ALFERO: Castell’Alfero in festa per la nuova Chiesetta
VILLAFRANCA: la festa di leva.
SAN MARZANOTTO: i due San Marziano: quello della Chiesa e quello della pentola.
NIZZA MONFERRATO: le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Cirio a Nizza
Monferrato nell’anno 1936.
CUNICO: la vinificazione.
CASTELLERO: la nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo.
MOMBERCELLI: la vecchia fabbrica del torrone.
CASABIANCA: ‘l carbùn d’na vira (taglio e commercio della legna).
AZZANO: quando ad emigrare eravamo noi.. ..sogni, speranze, disperazione verso “la Merica”.
VALENZANI: San Martin del masuè (il San Martino del mezzadro).

 

 

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