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Le 13 torri simbolo di Asti avranno una speciale illuminazione a led [foto gallery]

Proseguono i lavori collegati al progetto “Vino e Cultura” che intende valorizzare il patrimonio storico della città

Tredici torri, tredici luoghi affascinanti che hanno segnato la storia, soprattutto medievale, della nostra città. Per queste torri l’amministrazione comunale si è posta l’obiettivo di creare un circuito che le valorizzi, con una nuova illuminazione a led, nel più ampio progetto “Asti: Vino e Cultura” che comprende una serie di azioni di recupero funzionale, restauro, riqualificazione, efficientamento energetico di luoghi ricchi di storia o che contengono patrimoni culturali di alto livello.

Proprio nell’ambito di rendere la città ancora più affascinante per i turisti, ma anche per chi ci abita, è nato il percorso “M’illumino le torri” i cui lavori sono stati consegnati, a fine luglio, alle ditte che hanno vinto l’appalto per un costo totale di 622.577 euro. In sintesi, l’intervento sulle tredici torri simbolo di Asti consiste nella realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica artistica finalizzato alla valorizzazione degli edifici individuati e, in alcuni casi, all’inserimento di dispositivi per la rilevazione dei dati ambientali. Un progetto che riporta soluzioni di illuminazione architetturale volte a consentire la realizzazione di un ideale percorso museale all’aperto, tra una torre e l’altra.

Le torri coinvolte dall’iniziativa

Sappiamo bene che in tempi antichi la città era uno dei comuni medievali più importanti del nord Italia e le potenti famiglie che vivevano ad Asti avevano l’abitudine di costruire imponenti torri per rivendicare il loro ruolo sociale e la loro importanza nobiliare. Asti, come Bologna e altre città medievali italiane, era una Manhattan d’altri tempi e le torri erano i grattacieli di quel periodo. Adesso ne sono rimaste poche, ma il percorso ha identificato le più evocative. “M’illumino le torri” comprende i seguenti edifici: la torre della Cattedrale di Santa Maria Assunta in piazza Cattedrale, la torre della chiesa di San Martino in piazza San Martino, la torre della Collegiata di San Secondo in piazza San Secondo, la torre Comentina in piazza Roma, la torre dei Guttuari in piazza Statuto, la torre De Regibus in via Roero, la torre Rossa in corso Alfieri, la torre Solaro in via Giobert, la torre Troyana in piazza Medici, la torre Casa dei Roero in via Quintino Sella, la torre del Battistero di San Pietro in corso Alfieri, la torre dell’ex chiesa di San Giuseppe in piazza San Giuseppe e la torre Quartero in corso Alfieri.

In tre torri (Rossa, Troyana e in quella del Battistero di San Pietro) saranno inoltre installati i dispositivi per la rilevazione dei dati ambientali. Si tratta di dispositivi intelligenti che forniranno la conoscenza di dati utili e interessanti grazie alla rilevazione della qualità dell’aria e dell’ambiente in generale.

«Lo studio illuminotecnico – spiegano dagli uffici del Comune – tiene conto del contesto storico-architettonico per la valorizzazione artistica delle torri da restituire nella loro bellezza e complessità creando una “storia” di luce che conduce il visitatore/turista lungo l’immaginario percorso museale cittadino». Il progetto ha ottenuto il nulla osta da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Alessandria, Cuneo ed Asti.

I commenti dell’assessore Morra e del sindaco Rasero

«L’obiettivo dell’intervento – racconta il vicesindaco Stefania Morra con delega ai Lavori pubblici – è finalizzato anche all’uso razionale dell’energia elettrica nell’illuminazione pubblica esterna attraverso l’adeguamento degli impianti laddove già esistenti, nonché il dimensionamento ragionato del calcolo illuminotecnico, con particolare attenzione agli aspetti di controllo dei costi gestionali nonché della dispersione del flusso luminoso verso la volta celeste».

Anche il sindaco Maurizio Rasero è particolarmente soddisfatto per l’obiettivo che si pone questa iniziativa: «M’illumino le torri è un progetto strategico che valorizza il patrimonio culturale e architettonico della nostra città ampliando l’offerta turistica ed accrescendo il benessere della comunità locale».

Tra le fonti consultate dai tecnici impegnati nel progetto, c’è anche “Le torri, le case-forti ed i palazzi nobili medievali in Asti” (Pinerolo 1906) di Niccola Gabiani, una pietra miliare sul patrimonio edilizio della città in epoca medievale. La nuova illuminazione a led sarà così un ulteriore modo per ridare lustro ad alcune delle zone più evocative del passato cittadino.

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Una risposta

  1. Ottima iniziativa, ma occorrerebbe prima mantenere il decoro della città con strade pulite e senza buche e zone verdi in ordine. Miei amici australiani sono rimasti scandalizzati dalle numerose deiezioni di piccioni intorno alla torre di via Giobert e davanti a una scuola, come in molti altri luoghi vicino ai pubblicizzati palazzi e monumenti da visitare.
    E occorrerebbero, come ovunque in Europa per limitare l’uso dell’auto, delle navette di trasporto dai parcheggi periferici al centro, non una navetta che percorre un centro attraversabile a piedi in un quarto d’ora!

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