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Prastaro viaggio in Kenya
Attualità
Diocesi

«In Kenya abbiamo conosciuto una Chiesa vivace»

Il vescovo Marco Prastaro racconta il viaggio di gruppo con dieci adulti svoltosi lo scorso luglio – Nel 2025 l’esperienza coinvolgerà i giovani

Un viaggio intessuto di incontri per conoscere la realtà missionaria in Kenya, dove il vescovo Marco Prastaro ha svolto il suo servizio per tredici anni. E’ l’esperienza vissuta, dal 15 al 30 luglio scorso, da un gruppo di dieci astigiani, tra cui appunto monsignor Prastaro e don Paolo Lungo, parroco di Nostra Signora di Lourdes.
«L’idea iniziale – commenta il vescovo – era proporre un’esperienza missionaria ai giovani della Diocesi, programmandola per il 2025 in Kenya, considerando che ho ancora numerosi contatti. Poi, siccome diversi fedeli adulti avrebbero voluto aggregarsi ai giovani, ho pensato di dividere i due gruppi, in quanto per esperienze di questo tipo, considerando la tipologia di ospitalità e gli spostamenti, sono consigliate comitive poco numerose».
I due viaggi sono stati pensati con “tagli” diversi. «L’esperienza con gli adulti è stata soprattutto di conoscenza della realtà del Paese, della sua Chiesa e delle missioni, con visita di luoghi e opere. Con i giovani, invece, l’intenzione è consentire loro di fare esperienze pratiche di servizio missionario».

Il viaggio

Il gruppo astigiano ha trascorso una settimana nella capitale Nairobi, dove ha visitato sia le periferie sia le opere missionarie, tra cui la casa provinciale delle Suore della Consolata dove è impegnata da anni suor Giuseppina Franco, originaria di San Damiano. Nei giorni successivi, invece, si è recato nel Nord del Paese, dove monsignor Prastaro aveva prestato servizio. «Abbiamo visitato il centro pastorale della diocesi – continua – e tre chiese della parrocchia in cui ero sacerdote, dove siamo stati accolti dai fedeli, facendo esperienze che ad un turista “ordinario” sono precluse».
«Devo ammettere – sottolinea – che il Paese è progredito negli ultimi dieci anni rispetto a come l’avevo lasciato. Fervono i lavori pubblici, lo Stato ha costruito scuole e dispensari (ambulatori medici pubblici) anche nelle zone meno urbanizzate, dove un tempo erano presenti solo gli ambulatori della Chiesa. Inoltre i giovani sono spesso istruiti, per cui, come emerso nei mesi scorsi, stanno portando avanti una serie di proteste contro il Governo, come quella contro l’innalzamento della tasse inizialmente inserito nella Finanziaria. In tale contesto, che peraltro rimane quello di un Paese molto giovane, la Chiesa è decisamente vivace e ha la forza di camminare sulle proprie gambe grazie alla presenza di sacerdoti del posto. Basti pensare, per fare un parallelismo con la nostra situazione, che abbiamo preso parte ad una messa nella parrocchia di Tassia, nel Nord del paese, seguita da 5mila persone, quasi tutti ragazzi e giovani famiglie».

I pellegrinaggi in occasione del Giubileo

L’esperienza, come accennato, sarà proposta il prossimo anno ai giovani della Diocesi nella prima metà di agosto, subito dopo i pellegrinaggi che verranno organizzati alla volta di Roma in occasione dell’Anno Santo del Giubileo. Attualmente sono aperte le iscrizioni al pellegrinaggio diocesano dal 2 al 4 aprile, che prevede anche il passaggio attraverso la Porta Santa. Seguiranno altre proposte indirizzate a fasce di età o gruppi: il Giubileo degli adolescenti, dal 25 al 27 aprile; il Giubileo delle famiglie, dal 20 maggio al 2 giugno e il Giubileo dei giovani, dal 28 luglio al 3 agosto.

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