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Castelnuovo Don Bosco e quell’angolo di pace che non ti aspetti

Un Relais nel cuore del paese ma isolato in una “bolla” grazie ad un grande lavoro di ristrutturazione. E la storia di Ramona e Claudio che l’hanno realizzato

«Quando ho ricevuto la prima prenotazione mi sono messa a piangere; stessa reazione di quando ho cominciato a leggere le recensioni che ci riguardano».
A parlare è Ramona Lupasteanu che insieme al marito Claudio Jeredea, è l’anima del Relais Conac 1888, un B&B di charme realizzato nel cuore del centro abitato basso di Castelnuovo Don Bosco.
Uno di quei posti che non vedi dall’esterno e che non ti immagini fino a quando non attraversi il varco di entrata.
Un’isola di pace in mezzo alle case, quasi una “secret house” in grado di regalare ai suoi ospiti una vera sospensione dallo spazio e dal tempo. Tre camere (Fiordaliso, Anima e Incanto) di grande metratura tutte dotate di un’ampia sala da bagno con doccia artistica realizzata a mano. Hanno l’ingresso separato su una scala coperta che rappresenta un pezzo di storia del paese, rimasta intatta da oltre 100 anni. I mobili sono tutti d’epoca, certosinamente cercati e restaurati negli anni per avere il pezzo giusto al posto giusto ovunque.
«Abbiamo scoperto che su Booking – spiegano Ramona e Claudio – nonostante la struttura sia stata aperta da poche settimane, siamo fra le prime proposte ad uscire per chi ricerca camere vicino a Torino con piscina. E le buone recensioni fanno il resto».
Se le camere sono belle, il giardino è un incanto. Lungo, riparato da sguardi indiscreti, raccoglie una piscina, due pergole, sedute e tavolini fra angoli di verde e altri destinati a solarium. E, alzando gli occhi, ovunque il cliente si trovi, nel giardino, vede solo il bello della facciata della casa, la piscina discreta, le piante e i fiori che la circondano. Anche qui, ogni cosa è giusta al posto giusto.
L’accoglienza di Ramona e Claudio, poi, fa il resto.
«Un progetto che abbiamo inseguito da tempo – spiegano – Nel 2018 abbiamo acquistato questa casa al limite del crollo e per 6 anni ci abbiamo lavorato trasformandola completamente. Tantissimo il lavoro fatto da noi in prima persona e tutto è stato fatto con amore, perchè questa, prima di tutto è la casa in cui abitiamo noi e volevamo un posto in cui sentirci sempre in vacanza. Ci siamo riusciti e vogliamo condividere questa sensazione con i nostri ospiti».
L’altro valore aggiunto è l’amore che Ramona e Claudio hanno per Castelnuovo Don Bosco. Lei da poco consigliere comunale, ha lavorato autonomamente ad una serie di itinerari artistici, storici, religiosi e paesaggistici che propone ai suoi ospiti, prevalentemente stranieri.
«Suggerisco anche gli acquisti nei migliori negozi del paese perchè penso davvero che Castelnuovo abbia grandissime potenzialità turistiche. Bisogna solo farle emergere».

 

Una giovane coppia, un rotolo da 20 mila euro e un’infanzia con le madri lontane a lavorare come badanti

Dietro al Relais Conac 1888 non c’è solo una storia imprenditoriale di una giovane coppia intraprendente. C’è soprattutto la storia della loro vita che ha il sapore del riscatto e del sacrificio di un’intera famiglia per inseguire un sogno.
Ramona e Claudio sono entrambi nati in Romania e hanno condiviso un’infanzia molto comune nella loro patria: quella di figli di donne che li lasciavano in affido a nonni e parenti per anni perchè venivano a lavorare in Italia come badanti, colf, governanti, assistenti sanitarie.
La madre di Claudio, che ha assistito a lungo un anziano di Chieri, era riuscita a chiamare a sè il figlio quando il ragazzo aveva 14 anni. Ramona invece, in Italia, si è ricongiunta alla madre quando di anni ne aveva già 20 e aveva quasi terminato il suo ciclo di studi. E in Italia c’è rimasta perchè ha conosciuto quello che sarebbe diventato l’amore della sua vita, il suo socio, il suo compagno di viaggi.
«Abbiamo lavorato a lungo in un negozio di telefonia e informatica alle porte di Castelnuovo e poi, con una paura enorme per il passo che stavamo facendo, abbiamo deciso di aprirne uno nostro – raccontano – Siamo partiti da zero, abbiamo affittato un piccolo locale e gli scaffali li abbiamo costruiti noi con assi e listelli di legno di recupero che abbiamo dipinto». Ma la famiglia era sempre pronta ad aiutarli.
«Non potremo mai dimenticare quando mia madre è venuta a trovarci e pur di aiutarci a dimostrare di cosa eravamo capaci, ha tirato fuori dalla tasca un rotolino di soldi in contanti – racconta Ramona ancora commossa – erano 20 mila euro, tutti i suoi risparmi in anni di lavoro da badante. Li abbiamo presi e il primo anno di apertura del negozio abbiamo lavorato per restituirglieli. Senza quelli, non saremmo qui».
Oggi il negozio di informativa RnC è un punto di riferimento per privati e aziende di Castelnuovo e dei dintorni sia per la gestione informatica che per quella della telefonia.
Si sono portati dietro la competenza, la professionalità e la disponibilità sempre dimostrate nel loro precedente impiego  in zona.
Hanno dimostrato alle loro famiglie di non voler tradire la loro fiducia e di essere grati, soprattutto alle madri, del sacrificio di lavoro all’estero e della lontananza dai figli per garantire loro un futuro migliore.
«E vuoi sapere una cosa? – dice Ramona commossa – Quando abbiamo detto che volevamo ristrutturare questa casa e farne un relais, mia madre mi ha detto che aveva ancora tenuto da parte quei 20 mila euro che avevamo restituito. Nel caso ci fossero ancora serviti. Questa è la meravigliosa famiglia che sostiene ogni nostra decisione».

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