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Economia
Douja d’Or

Rassegna dei Vermouth, decima edizione all’insegna di aperitivi e incontri su economia e politica

Martedì 10 settembre ospite il giornalista di Radio 24 Sebastiano Barisoni, mercoledì 11 l’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito

Sarà arricchita da incontri con ospiti illustri la decima edizione della Rassegna dei Vermouth e dei vini aromatizzati promossa dal Gruppo vini dell’Unione industriale in collaborazione con il Consorzio del Vermouth di Torino.
Inserita nell’ambito della Douja d’Or, si terrà dal 6 al 15 settembre in una location diversa rispetto all’anno scorso: non più in piazza Roma, ma nel cortile del Palazzo del Collegio, con ingresso da via Carducci.
«Novità di quest’anno – ha spiegato Luigi Costa, presidente dell’Unione industriale, alla presentazione della rassegna svoltasi stamattina – sarà la collaborazione della Biblioteca Astense, nel cui cortile verrà ospitata la rassegna. L’occasione ci ha spinti a confezionare un cartellone che non prevedesse solo aperitivi e degustazioni, ma anche incontri con diversi ospiti di fama nazionale».

Le degustazioni

Lo spazio sarà quindi diviso in due parti. L’area degustazione, con oltre 50 tipologie di Vermouth di Torino – suddivise in Rosso, Ambrato, Bianco, Dry – che il noto bartender Nicola Mancinone, insieme allo staff de “Il Confessionale-Vermouth and Mix”, somministreranno in purezza o in miscelazione, proponendo diversi tipi di cocktail (5 euro degustazione in purezza, 7 euro per i cocktail). L’area sarà aperta tutti i giorni della Douja d’Or dalle 18.30 (ad eccezione di domenica 8 settembre, quando aprirà alle 14.30) con chiusura in orari diversi: all’1 (6, 7, 13 e 14 settembre), alle 24 (8, 10, 11 e 12 settembre) o alle 23 (9 e 15 settembre).

Gli incontri

L’altra area sarà invece dedicata agli incontri e agli eventi collaterali.
I primi sono stati battezzati con il titolo “L’ora del Vermouth”, marchio di proprietà del Consorzio con riferimento ad una espressione in voga nell’Ottocento per indicare l’ora prima della cena, in cui il Vermouth veniva servito con piattini di rinforzo, essendo il primo vino aperitivo citato già a partire dal Settecento. Due le serate in programma, in cui verrà dato spazio a libri che raccontano vicende e professioni del mondo enologico astigiano e ad incontri su temi di attualità ed economia.
Martedì 10 settembre, alle 18.30, Fulvio Lavina, direttore de “La nuova provincia”, e Giuseppe Bilella presenteranno il libro a loro firma “Gli uomini e le donne che fecero l’impresa di Canelli”, in dialogo con Giusi Mainardi, storica del vino. A seguire, alle 21, Sebastiano Barisoni, giornalista e conduttore di “Focus economia” su Radio 24, approfondirà i principali temi economici del momento con la giornalista Filomena Greco.
Mercoledì 11 settembre, alle 18.30, Giuliano Giovine presenterà il suo libro “Re dei lavoratori e re dei vagabondi. I bottai di Canelli e dell’Astigiano (1890-1945)”, intervistato da Giusi Mainardi. Seguirà alle 21 Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, che presenterà il suo ultimo volume intitolato “Il Costruttore: le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi”, in dialogo con Filomena Greco, per poi affrontare i temi dell’attualità politica.
In calendario anche due eventi collaterali. Lunedì 9 settembre alle 21 l’incontro “La vita è meravigliosa” con l’associazione culturale “Un libro per Daniela”, in collaborazione con l’associazione “Cuba Libri”, nata per proporre una comunicazione letteraria lieve ed inclusiva, e “Indieflash”, progetto che si occupa di dare voce agli artisti indipendenti. L’incontro si dipanerà tra letture, proiezioni e intermezzi musicali a tema. Giovedì 12 settembre alle 21.30 serata con Curly People, cover band che spazia dalla bossa nova al pop, dal jazz al rock, con Beppe Rosso, Cristiano Bosi, Simone Barbiero e Mariella Aragozzino. Venerdì 13 settembre, alle 21.30, spazio alla musica jazz con “Claudio and amis”.
Gli incontri sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Il Vermouth di Torino

Soddisfazione per la rassegna è stata espressa da Federica Massimelli, a capo del Gruppo Vini dell’Unione industriale, e dai vertici del Consorzio del Vermouth di Torino. Il presidente Roberto Bava ha poi ricordato alcune tappe salienti della storia recente del Vermouth di Torino, tra cui il percorso, partito dall’Unione industriale di Asti, per arrivare alla legge che ha consentito «di far tornare il Vermouth all’identità del territorio».
Il consorzio comprende 47 soci, produttori o proprietari del marchio, in maggioranza piemontesi, ma che in ogni caso producono e imbottigliano in Piemonte. La produzione attuale ammonta a 5 milioni di litri, con un aumento medio del 17% rispetto al 2019.
Una produzione che si basa su alcune “parole chiave”, come ha ricordato il direttore Pierstefano Berta, tra cui territorio di appartenenza e filiera, «che hanno fatto la differenza».

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