Cerca
Close this search box.
Immagine
Attualità
Galleria 
Curiosità

Tutti i simboli di Asti e dell’astigianità sulla “goccia” d’acqua San Bernardo

Dedicata alla nostra provincia la “limited” del mezzo litro su un disegno di Gianluca Mignani. Si trova solo nei bar e nei ristoranti

Goccia è il nome dato al packaging delle bottigliette da mezzo litro di acqua San Bernardo, naturale o frizzante che sia. Deriva dal fatto che la superficie della plastica è inconfondibile in quanto presenta, al tatto, delle piccole gocce in rilievo che richiamano il simbolo universalmente conosciuto dell’acqua.

Da oggi, tutti i ristoranti, i bar e i locali di Asti e provincia che ne faranno richiesta ai loro abituali  distributori, potranno avere la fornitura di una speciale “goccia” dedicata ad Asti e alla sua astigianità.

Si tratta della nota bottiglietta d’acqua da mezzo litro “vestita” con il quadro realizzato dall’astigiano Gianluca Mignani, artista e designer, che ha messo insieme tutti i simboli del nostro territorio. Alfieri in testa.

E poi Palio, torri, colline e vigne per raccontare con un colpo d’occhio cosa Asti e l’Astigiano possono offrire.

L’iniziativa, che fa parte del progetto “Signature”, è stata particolarmente apprezzata dal sindaco Rasero che si è detto onorato, a nome della città e della provincia, della scelta fatta da San Bernardo.

Prima di Asti, le bottigliette “speciali” erano state dedicate a Milano, al Tigullio, e poi le “limited” riservate ad Alba, Cuneo, Salento, Agrigento e Lago di Como.

Perchè anche Asti? «Perchè chiunque attraversi l’Astigiano non può non innamorarsene – spiega Antonio Biella, direttore generale di Acqua San Bernardo – Io spesso, in bici, faccio lunghi percorsi in questo territorio e trovo vigne, chiese, borghi, panorami mozzafiato oltre ai gioielli che offre il capoluogo. Asti, dunque è un luogo dell’anima per la famiglia San Bernardo che ben rappresenta lo stile piemontese, che amiamo».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Una risposta

Scopri inoltre:

Edizione digitale