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Nicoletta Sozio: “Soli contro tutti”

Il Rettore di Santa Caterina: “L’unica rivalità ancora in essere nel nostro Palio è quella tra il mio Rione e la Torretta. Batterie e finale lo hanno dimostrato”
Dopo tutta una serie di ottimi risultati e tre finali raggiunte consecutivamente (2019, fantino Pusceddu), 2022 e 2023 (Topalli) il Rione Santa Caterina si è presentato al canapo dell’ultimo Palio ancora una volta con le carte in regola per andare a caccia del successo. Obiettivo fallito di pochissimo, poiché Adrian Topalli ha chiuso la finale in seconda posizione dopo una splendida corsa.

Nicoletta Sozio, Rettore rossoceleste, come commenta la prova della sua accoppiata?

«Ho la consapevolezza di aver fatto, insieme al mio Rione, tutto quanto era nelle nostre possibilità per arrivare alla vittoria. Siamo stati protagonisti di una corsa spettacolare, cercando di competere al meglio con la nostra rivale, come era giusto che fosse. Credo che la prova di Adrian Topalli con i suo Carilbom abbia lasciato il segno. Insieme hanno entusiasmato il pubblico.»

Certamente, e mi riferisco alla rivalità, con la Torretta, non vi siete tirati indietro….

«Devo togliermi un sassolino dalla scarpa. L’unica vera rivalità ancora in essere nel nostro Palio è quella tra la Torretta e Santa Caterina. Credo che le batterie e la finale lo abbiano dimostrato. Mi ha un po’ stufato sentire cavalcare da alcuni addetti ai lavori l’onda delle rivalità, quando poi, all’atto pratico, queste rivalità in pratica sono sparite.»

Avevate preparato il Palio nel migliore dei modi o col senno di poi avete qualcosa da rimproverarvi?

«La commissione corsa e lo stesso Adrian non hanno nulla da rimproverarsi. Sapevamo che era un Palio che avremmo corso in solitaria: Castell’Alfero in finale ci ha chiusi, mandandoci contro lo steccato, e San Silvestro non ci ha certamente agevolati. Fuori dai denti. Li avevamo tutti contro.»

Dispiacere ed amarezza traspaiono da queste parole di Nicoletta Sozio. Le chiediamo se, potendo correre nuovamente la finale, si sarebbe mossa diversamente, cambiando magari qualcosa strategicamente….

«Il senno di poi non modifica le situazioni. Certi equilibri non sarebbero cambiati. Abbiamo fatto una corsa splendida. Adrian ci ha messo il cuore, Carilbom è stato spettacolare. Che cosa avrei potuto cambiare? Il nostro fantino quando è rientrato in Comitato è stato applaudito e si è commosso.»

Possedete un’accoppiata formidabile, quasi scontato riproporla….

«Fiducia e rispetto reciproco con Adrian, un grande fantino negli ultimi anni un po’ troppo sottovalutato. Siamo molto soddisfatti di quanto ci ha dato. Credo proprio che si vada verso una sua conferma.»

Ha vinto la Torretta: quanto ha pesato per te questo risultato?

«Rabbia, che trasformerò in tanta voglia di riscatto. Sono una combattente nata, l’aver perso dalla rivale alimenterà ancor più il mio desiderio di rivalsa. Starò in silenzio, come mia abitudine, e lavorerò al massimo in ottica 2025.»

A tuo parere che Palio è stato quello appena andato in archivio?

«Un gran bel Palio. E con orgoglio sostengo che il mio Rione ha contribuito a renderlo spettacolare. Nel contempo ho saputo che il Sindaco si è lamentato perché alcuni Comitati non sono andati a ritirare i premi. Io le monete le ho ritirate sugli scalini del Palazzo della Provincia, mentre aspettavo che il mio fantino si sottoponesse all’antidoping. Dopo la finale noi addetti ai lavori non abbiamo neppure il tempo di commentare quanto è accaduto poiché veniamo subito convocati per l’antidoping al cavallo e al fantino. Questi tempi credo vadano rivisti, oppure spostare l’antidoping al fantino all’interno dei box come accade per il cavallo. E ancora, altro sassolino…. le riprese televisive della corsa? E’ fondamentale poterne disporre con maggior celerità, non più tardi della domenica sera. Invece per poterle visionare trascorrono tempi troppo lunghi. Credo sia un problema facilmente superabile con le tecnologie moderne.»

Girano voci insistenti che il prossimo anno verrà indetto un Palio Straordinario. La tua opinione?

«Favorevole. A differenza del 2000 vorrei però un Palio con gli stessi crismi dell’Ordinario di settembre. Con la partecipazione di tutti. I 750 anni della manifestazione sono una ricorrenza di grande significato e meriterebbero un Palio persino più importante di quello Ordinario.»

E’ successo qualcosa che ti ha dato particolarmente fastidio nel corso dell’evento di quest’anno?

«Si, sentire lo speaker citare, e non solo una volta, Torretta Santa Caterina. La scissione risale al 1970. Inoltre sarebbe opportuno che chi commenta sapesse distinguere tra Borghi e Rioni. Mi sembra davvero il minimo.»

Chiudiamo con la ciliegina sulla torta: avete vinto il Premio Soroptimist per la miglior presenza nel Corteo Storico…..

«Si, la commissione artistica ha sviluppato in maniera esauriente e con dovizia di particolari il tema “Fuochi di guerra e fuochi di pace”. E’ stata per me personalmente e per tutto il Comitato una grande soddisfazione. Il mio grazie va a alla responsabile Stefania Schiavetto e alle sue collaboratrici Laura, Manuela, Elena, Marcella, Marisa, Maria Rosa e Tania.»

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