La minoranza in consiglio comunale ad Asti fa i conti in tasca al Festival delle Sagre e a poco più di una settimana dalla manifestazione più partecipata della città, si rivolge al sindaco e agli assessori competenti per chiedere delle delucidazioni e avanzare delle proposte.
I conti
Intanto i conti.
Bilancio dell’edizione 2023 alla mano, i consiglieri di minoranza hanno spulciato voce per voce scoprendo che il Festival quest’anno ha risparmiato circa 30 mila euro di noleggio della recinzione in legno che per molti anni aveva delimitato il villaggio gastronomico di Campo del Palio. Cui si aggiunge il mancato posizionamento della staccionata in legno che mascherava il retro della direzione.
Chi mette quanto
E tira le somme. L’anno scorso il bilancio aveva pareggiato su 323 mila mentre quello di quest’anno sui 313 mila euro le cui entrate sono state assicurate da Comune di Asti (63 mila), Camera di Commercio Asti Alessandria (75 mila euro), Fondazione Crat (50 mila euro) e Unione nazionale Pro loco d’Italia (125 mila euro, provento delle quote di iscrizione di tutte le Pro loco alla manifestazione per un totale di 313 mila euro.
Ora, si chiedono i consiglieri di minoranza, considerato che rispetto all’anno scorso sono stati risparmiati i 30 mila euro di noleggio della recinzione, erano così necessarie le sponsorizzazioni di Consorzio Barbera e degli altri main sponsor come Despar e Iccom?
I soldi degli sponsor alle Pro loco
«Se fosse confermato che a coprire i costi bastavano gli stanziamenti dei partner istituzionali della manifestazione – si chiede nell’interpellanza – è possibile girare l’importo ricevuto dagli sponsor alle singole Pro loco che non hanno potuto guadagnare nulla sul vino essendo la distribuzione a completa gestione del Consorzio ma che hanno però dovuto mettere a disposizione loro volontari per il lavoro di servizio alle casette?».
Copertura in caso di pioggia
E poi arrivano altre richieste di tipo più organizzativo.
Una è quella di valutare eventuali modifiche per migliorare l’attuale organizzaizone della manifestazione, come ad esempio la previsione di una copertura che possa rendere ugualmente operativa la distribuzione dei piatti anche in caso di pioggia. Argomento di strettissima attualità, visto che nell’edizione 2024 il servizio del pranzo della domenica è stato rovinato dalle precipitazioni.
Anticipo al venerdì
E poi, come anche suggerito da un presidente di Pro loco attraverso le colonne del nostro giornale, è possibile pensare di organizzare l’inizio della manifestazione il venerdì sera? Sempre i consiglieri di minoranza chiedono poi alla Giunta quali intenzioni abbia nel recuperare gli incassi reali di tutte le Pro loco invitandole a consegnar ei report finali delle casse o i versamenti in banca, trasferimenti di pos, carte di credito e Satispay.
L’interrogazione è firmata da Prendiamoci cura di Asti, Asti Oltre, Verdi Europa, Uniti si Può, Ambiente Asti, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle.
2 risposte
Mi sembra che le Proloco debbano pagare caro e salato il posto per partecipare e di conseguenza sono diminuite tanto di numero. Perché far pagare così tanto? I volontari saranno sempre meno e alla fine saranno solo i paesi più grossi a poter partecipare e non mi sembra giusto penalizzare i piccoli.
Mi sembra che le Proloco debbano pagare caro e salato il posto per partecipare e di conseguenza sono diminuite tanto di numero. Perché far pagare così tanto? I volontari saranno sempre meno e alla fine saranno solo i paesi più grossi a poter partecipare e non mi sembra giusto penalizzare i piccoli