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La protezione della privacy sanitaria nell’era dell’intelligenza artificiale

Sabato scorso a Cortiglione l’evento formativo organizzato dall’Associazione Italiana Donne Medico per approfondire il tema della protezione dei dati sensibili nel contesto della rivoluzione digitale

“La privacy nell’era dell’Intelligenza artificiale e della Telemedicina: un approccio multidisciplinare e di genere”. E’ il titolo dell’evento formativo, svoltosi sabato scorso a Cortiglione, organizzato dall’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) per esplorare le nuove sfide legate alla protezione dei dati sensibili nel contesto della rivoluzione digitale in ambito medico. L’evento, riconosciuto con 8 crediti ECM, era rivolto a medici e infermieri.

Il tema

“La protezione della privacy in ambito sanitario – spiegano dall’associazione – non è solo una questione legale, ma un diritto fondamentale, strettamente legato al rispetto della dignità e dell’autonomia dei pazienti. Ogni giorno, operatori sanitari di ogni livello si trovano a gestire un’enorme quantità di informazioni personali e dati sensibili, il cui trattamento deve avvenire con il massimo rigore per prevenire violazioni che potrebbero avere gravi conseguenze. Tali violazioni non solo mettono a rischio la sicurezza dei pazienti, ma possono comportare pesanti sanzioni legali per i professionisti e le strutture sanitarie coinvolte.
L’introduzione di tecnologie digitali avanzate, come l’Intelligenza artificiale e la Telemedicina, ha trasformato radicalmente il modo in cui i dati sanitari vengono raccolti, analizzati e utilizzati. Sebbene queste innovazioni offrano opportunità senza precedenti per migliorare la qualità delle cure, pongono anche nuove problematiche in termini di protezione della privacy. La gestione di dati sanitari attraverso sistemi digitali richiede quindi un approccio multidisciplinare, in grado di combinare competenze tecniche, legali ed etiche”.

I relatori

Tra i relatori intervenuti all’evento, figure di spicco nel panorama sanitario e accademico italiano e internazionale. Luigi Carrozzi, funzionario direttivo presso il Garante per la protezione dei dati personali, ha fornito una panoramica normativa e delle migliori pratiche per garantire il rispetto della privacy nel trattamento dei dati sanitari. Paolo Vineis, professore ordinario di Epidemiologia ambientale all’Imperial College di Londra, ha illustrato le implicazioni dell’uso dell’Intelligenza artificiale nella sanità pubblica, con particolare attenzione ai rischi e alle opportunità per la salute collettiva. Gabriella Tanturri, consigliera nazionale AIDM e specialista in Medicina di genere, ha spiegato come le differenze di genere possano influenzare la gestione e la protezione dei dati sanitari. Infine Paolo Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Torino, e Giancarlo Isaia, presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, hanno discusso l’importanza di un approccio etico e deontologico nella gestione della privacy, in particolare in un’epoca di rapidissime evoluzioni tecnologiche.

Il commento

“L’evento – concludono dall’associazione – ha rappresentato un’opportunità unica per i professionisti sanitari di aggiornarsi su tematiche destinate a diventare sempre più centrali nella pratica quotidiana. La formazione continua su questi temi è infatti essenziale per garantire che medici e infermieri siano in grado di proteggere adeguatamente i dati dei pazienti, adattandosi ai cambiamenti tecnologici senza compromettere i diritti fondamentali alla riservatezza”.

 

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