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Giovedì si inaugura il primo festival del Medioevo Astese: mostre, convegni e incontri con divulgatori e storici

Alle 15, all’Archivio storico di Palazzo Mazzola, il primo appuntamento “Fiere, città e mercanti (1350-1600)” con i contributo di numerosi esperti. Seguirà quindi l’inaugurazione di una mostra

Sarà inaugurato domani, giovedì 19 settembre, il primo festival medievale di Asti. “Astigiani mercanti d’Europa: festival del Medioevo Astese. Edizione 2014: fiere, città e mercanti” è il titolo scelto dal Comune che ha deciso di uscire dalla comfort zone di manifestazioni come Palio e Arti e Mercanti (dove il Medioevo è al centro della narrazione e che hanno già il loro seguito di appassionati) per raccontare altri aspetti dell’età di mezzo, sia in chiave divulgativa, sia attraverso mostre ed eventi collegati, anche in chiave pop.

A lavorare al festival è stato l’assessore alla Cultura Paride Candelarsi insieme a un team di esperti come lo storico, scrittore e ricercatore esperto dell’epoca medievale Ezio Claudio Pia, la direttrice del Museo del Palio Barbara Molina, l’ex direttrice della Biblioteca Astense Donatella Gnetti e la professoressa di Storia dell’Arte Maresa Barolo.

Il festival sarà inaugurato alle ore 15 con il convegno internazionale “Fiere, città e mercanti (1350-1600)”. L’evento sarà aperto a tutti e si svolgerà a Palazzo Mazzola, Archivio Storico, fino alle ore 18. Seguirà l’inaugurazione della mostra “Fiere, città e mercanti (1350-1600)”, sempre all’Archivio Storico. Entrambe le iniziative sono legate al Progetto internazionale CoMOR del Ciham di Lione e della Università di Erfurt, a loro volta in stretto rapporto con l’attività del Centro Studi “Renato Bordone” di Asti, grazie al sostegno e all’impegno del professore Ezio Claudio Pia.

Sarà una giornata per scoprire percorsi e modalità del commercio europeo tra Medioevo ed Età moderna. Quali erano i rapporti tra mercati e finanza? Quale era il ruolo di Asti e perché oggi un gruppo di studiosi ha messo Asti al centro di un progetto internazionale sulle dinamiche dei mercati e sul ruolo degli uomini d’affari astigiani? In particolare gli interventi del convegno, dopo il saluto delle autorità, di Barbara Molina e di Marta Gravela (Università di Torino) prevedono contributi di Jean-Louis Gaulin (Université Lyon 2) su “Fiere, città e mercanti: un capitolo della storia europea”; Pauline Gomes (Université Lyon 2 – Università di Torino) su “I fondi familiari dei Ricci e dei Montafia: una fonte privilegiata per studiare le mobilità dei mercanti astigiani ad Avignone”; Adele Geja (Università di Torino) su “Vendere, affittare, prestare denaro in città: gli spazi urbani delle azioni economiche ad Asti tra XII e XIV secolo”; Ezio Claudio Pia (CRISM, Torino – CIHAM, Lyon) su “Mercati regionali e fiere internazionali” e di Heinrich Lang (Universität Leipzig – Universität Erfurt) su “Le fiere di Lione come fiere di cambio. La prospettiva dei mercanti banchieri fiorentini nella prima metà del Cinquecento”.

Il festival proseguirà venerdì 20, alle 17.30, nei Giardini Guglielminetti di Palazzo Alfieri con il professor Franco Cardini, docente emerito all’Istituto di Scienze Umane e Sociali della Normale di Pisa. Cardini terrà una lectio magistralis sul rapporto tra politica ed economia, tra Europa e Mediterraneo. La lezione, intitolata “I fiorentini nell’Oriente mediterraneo (secc. XIV-XV). Meriggio e tramonto del ‘Quinto elemento’ del mondo” sarà introdotta dal professor Giuseppe Sergi.  Ancora venerdì, alle 21, in piazza Cattedrale concerto del gruppo “La Ghironda” intitolato “Pellegrini, mercanti e vino”.

La terza giornata del festival sarà sabato 21. Verrà inaugurato, in contemporanea, anche il villaggio medievale di Arti e Mercanti, ma prima ci sarà l’appuntamento in biblioteca, alle 11, con l’incontro “Gialli e indagini nel Medioevo, tra narrativa e realtà” a cura del giornalista e scrittore Riccardo Santagati. Domenica 22, ultimo giorno del festival, alle 18 si svolgerà, sempre in biblioteca, la conferenza “Cronache di Asti nel Medioevo” a cura del professor Marino Zabbia.

Oltre agli appuntamenti in cartellone, durante il festival ci saranno visite alla scoperta dell’Asti medievale in collaborazione con l’Atl Langhe, Monferrato e Roero. Le visite, al costo di 10 euro ciascuna, possono essere prenotate sul sito dell’Atl.

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Una risposta

  1. Ritengo l’iniziativa molto valida e importante per la città di Asti che tanta parte ebbe nella storia del commercio e della finanza durante tutto il Medioevo europeo. Ci mancava questo approfondimento sulla nostra ricca storia del passato.

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