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Abitiamo i nostri parchi seconda edizione corso Matteotti
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Abitiamo i nostri parchi

Ad Asti anche l’integrazione tra culture diverse “passa dal parco”

Nelle aree verdi di corso Matteotti si è svolto il secondo appuntamento di cittadinanza attiva intergenerazionale con studenti, volontari e associazioni

Anche se il sole non ha fatto capolino in cielo, la seconda parte del progetto di cittadinanza attiva intergenerazionale “Abitiamo i nostri parchi” si è svolto giovedì come da programma coinvolgendo le tre aree verdi della zona di corso Matteotti. Dall’area delle Brusaje alla Nicolodi, fino al parchetto Risichella (nei pressi del Palazzo di Giustizia), decine di ragazzi, animatori, gli educatori del Settore Politiche Sociali e Istruzione del Comune e diverse associazioni hanno lavorato per socializzare e pulire gli spazi comuni per renderli sempre più un luogo di cittadinanza attiva e propositiva. Il progetto era già stato sperimentato sul campo a giugno, al parco del Borbore, dimostrandosi non solo molto valido per creare collaborazioni e sinergie tra il Comune e le realtà di quartiere (al fine di preservare la fruibilità dei beni comuni), ma anche come esperienza educativa e di crescita per le nuove generazioni.

Tutti insieme, nati in Italia o figli di immigrati, ma anche richiedenti asilo che hanno trovato accoglienza ad Asti si sono uniti per potenziare la conoscenza reciproca e rafforzare il senso di appartenenza a un’unica società che supera le barriere linguistiche, culturali e religiose attraverso il dialogo, il confronto e la voglia di stare insieme. Un senso di appartenenza che è stato illustrato, simbolicamente, proprio partendo dall’intitolazione dell’area verde delle Brusaje dove i bimbi hanno ascoltato da Arianna Franco della Cgil la storia delle nove giovanissime operaie morte, nel 1944, tra le fiamme del rogo della fabbrica di penne stilografiche Stilar di Asti. Presente all’evento l’assessore all’Istruzione Loretta Bologna che ha invitato i bambini ad essere partecipi di un cambiamento di prospettiva nella gestione dei beni comuni: «Ci troviamo in un quartiere che sta subendo un cambiamento sociale dove magari arrivano popoli diversi e noi abbiamo il dovere di accogliere queste persone e integrarle. Cosa c’è di meglio di un parco per vivere momenti di condivisione con tutti? Per questo vi ringrazio per essere qui e aver condiviso il senso di questo progetto».

In particolare ad aver lavorato nelle tre aree verdi del quartiere di corso Matteotti sono stati i bambini delle tre classi quinte delle scuole primarie Baussano e Cavour insieme ai volontari del Servizio Civile e di altre realtà associative. Ad animare il pomeriggio sono stati presenti anche gli esponenti del Piam Onlus con canti e balli popolari, il Centro per le Famiglie con la costruzione delle campane a terra e la proposta di laboratori ludici e l’ONG Mais che ha proposto il “Gioco dei 5 continenti”.

Altro importante contributo è stato quello dei Comitati Palio di San Paolo e San Martino San Rocco, dell’Anfass, del centro diurno di via Comentina, dell’Uici e di Asiap (Associazione Senegalo – Italiana Asti e Provincia). Anche l’Asp, realizzando mini isole ecologiche nei parchi (progetto in corso di ampliamento) ha voluto sostenere l’iniziativa e ha annunciato di volerla implementare in tutti gli altri parchi della città.

Al di là della singola lodevole iniziativa, il Comune sta portando avanti numerose proposte, ad eccesso libero, per ragazzi tra i 12 e i 29 anni grazie al progetto “Giovani Extra Ordinaria Plus” i cui dettagli sono disponibili all’Informagiovani (telefono 334.115.55.74) con sede in corso Alfieri 378.

[foto Ago]

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