Buone notizie per Asti arrivano dal Rapporto Ecosistema Scuola redatto da Legambiente. Un dossier, molto approfondito, che raccoglie dati di oltre 7.000 edifici scolastici dei comuni capoluoghi, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Un’analisi dettagliata sullo stato di salute delle scuole nata attraverso confronti con i servizi essenziali di prestazione tra cui l’edilizia scolastica, la digitalizzazione e i servizi mensa. Ma il rapporto denuncia anche ritardi ed emergenze da affrontare.
«In Italia lo stato di salute delle scuole e dei servizi rimane un’emergenza infrastrutturale nazionale – fanno sapere da Legambiente – Nella Penisola 1 scuola su 3 ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti, un dato che nel Sud e nelle Isole sale al 50%, 1 scuola su 2. Un’emergenza ormai cronica, che non migliora, nonostante nel 2023 a livello nazionale siano stati stanziati maggiori fondi per la manutenzione straordinaria (media per singolo edificio), 42mila euro, rispetto a quelli medi degli ultimi 5 anni, 36mila euro. Senza contare che persiste un forte gap tra quanto viene stanziato e quanto le amministrazioni riescono effettivamente a spendere: nel 2023 considerata la media a edificio scolastico su 42.022 euro stanziati ne sono stati spesi 23.821. Preoccupano anche i ritardi su digitalizzazione, trasporti, servizi per lo sport ed efficientamento energetico e in questo quadro l’autonomia differenziata rischia di non aiutare la scuola».
Ma la città di Asti, nel lungo Report, emerge in maniera positiva rispetto a molti altri capoluoghi. Nel Rapporto Ecosistema quella di Asti è menzionata come una delle amministrazioni che hanno costruito nuove scuole negli ultimi 5 anni. Asti è anche indicata come una delle città dove sono stati realizzati i maggiori interventi di messa in sicurezza dei solai nelle proprie scuole, sempre nell’arco negli ultimi 5 anni
Il rapporto evidenzia, in particolare, come la scuola secondaria di primo grado Jona di Asti, inaugurata a marzo 2023, sia un esempio positivo di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico. La scuola, demolita e ricostruita secondo standard innovativi, si distingue per efficienza energetica, sostenibilità, sicurezza e comfort, includendo aule laboratoriali per attività creative, un auditorium, spazi per la didattica innovativa, una nuova palestra e una mensa.
Il fatto che Asti venga presa d’esempio da Legambiente come città che ha saputo intervenire, nel corso del tempo, su più plessi scolastici restituendo alla popolazione edifici sempre più performanti in termini di sicurezza, fruibilità e consumi energetici, è stato accolto con soddisfazione dell’amministrazione Rasero. «Viene riconosciuto ufficialmente da un organo terzo l’enorme mole di lavoro svolto in questi anni spesso nel silenzio. – osserva il sindaco di Asti Maurizio Rasero – Non c’è amministrazione in precedenza che abbia fatto così tanti interventi per la sicurezza nelle nostre scuole sia con la costruzione di nuovi edifici sia con la messa a norma di altri già esistenti. Mi complimento con tutti i dipendenti per questo grande risultato e con il vicesindaco Stefania Morra che li ha saputi dirigere magistralmente. Alla minoranza lasciamo le chiacchiere, noi continuiamo a lavorare con i fatti concreti».
Per il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra «è il riconoscimento di un lungo lavoro, fatto nel corso di anni, che ha visto il Comune investire importanti risorse per rendere le scuole più efficienti e sicure». «Abbiamo praticamente rifatto la Buonarroti, abbattuto e ricostruito da zero la Jona, siamo intervenuti sulla De Bendetti, nell’asilo La Coccinella e stiamo finendo i lavori al nido Lo Scoiattolo – continua l’assessore Morra – Nel frattempo stiamo procedendo con i lavori alla scuola Rio Crosio e alla Laiolo che saranno terminati tra quest’anno e il 2025. Quindi c’è grande soddisfazione che ci venga riconosciuto lo sforzo fatto nell’interesse di tutti, a cominciare dagli studenti».
[nella foto l’inaugurazione della nuova scuola Jona avvenuta a marzo 2023]