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Nizza, Admo: un semplice test salivare può salvare tante vite

Inserimento in uno schedario per poter in futuro donare il midollo spinale
Spiegare che cos’è l’Admo, l’associazione donatori midollo spinale: era questo l’obiettivo della giornata divulgativa svoltasi sabato. «Iscriversi non significa donare – spiega la presidente dell’Admo per le sedi di Valle Belbo e Bormida Alessandra Ferraris – Iscrivendosi, dopo un semplice test salivare, si viene inseriti in uno schedario per dare la possibilità, se in futuro ci possa essere un match genetico, di poter donare il midollo spinale, salvando molto spesso anche vite».

I clown dell’associazione Vip di Asti e Alessandria hanno girato la città fermando soprattutto giovani per farli parlare con volontari e far capire quanto un semplice test salivare possa potenzialmente salvare vite umane. Un lavoro riuscito: a fine giornata i nuovi iscritti erano una cinquantina.

Poi i ringraziamenti da parte dell’associazione a persone iscritte al registro con almeno 55 anni di età che, in quanto tali, non sono più idonee a donare il proprio midollo spinale. I “veterani” hanno ricevuto ringraziamenti e omaggi per la longeva disponibilità data e hanno portato dei sostituti alla loro uscita come ragazzi iscritti all’associazione.

Il palcoscenico è stato poi occupato da “Play Experience”, un progetto dell’Istituto Nicola Pellati finanziato dalla Siae, organizzato dai docenti della scuola insieme agli alunni di tutte le età.

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