Come già anticipato dal nostro giornale, sarà il percorso giallo, tra i cinque proposti dall’Anas, quello che l’amministrazione ha deciso di utilizzare come “base” per lo studio di fattibilità in vista della realizzazione del Caso, il Collegamento Asti Sud Ovest tra corso Torino, corso Alba e Rocca Schiavino, al di là del futuro nuovo ponte sul Tanaro. Con una delibera di indirizzo, votata nell’ultima riunione di Giunta, l’amministrazione Rasero ha fatto il passo successivo anticipando la commissione consiliare congiunta, sempre sul Caso, già convocata per giovedì pomeriggio.
«Con questa pratica, che comunque sarà portata in Consiglio comunale, diciamo all’Anas che potrà effettuare tutti gli approfondimenti necessari con uno studio di fattibilità sul percorso giallo – spiega il sindaco di Asti – Si tratta di uno studio che costerà centinaia di migliaia di euro, quindi non si poteva effettuare per tutti i tracciati. Però la scelta è frutto di una lunga serie di confronti con i cittadini, le associazioni di categoria, gli imprenditori per recepire osservazioni da far presente all’Anas».
Rasero si riferisce ad una serie di questioni aperte che saranno indicate all’Anas per valutare se il percorso giallo possa essere integrato su più punti. «Ad esempio – ricorda – la possibilità di prevedere una rotonda in più in strada Falletti, di far passare il tracciato vicino a terreni già compromessi evitando di tagliare campi coltivati o di prevedere un tunnel in un’altra collina, rispetto a quella già prevista a ridosso di un’azienda che verrebbe danneggiata. Inoltre chiederemo all’Anas se sia possibile prevedere una minore altezza del nuovo ponte sul Tanaro rispetto ai 22 metri indicati. Insomma, – osserva Rasero – il tracciato giallo è quello che riteniamo essere più utile alla città, ma tenendo presente queste richieste».
Per quanto riguarda i tempi, giovedì la pratica sarà discussa in una commissione congiunta, ma è difficile pensare che nel confronto si possa stravolgere l’impianto della delibera. Pratica che finirà in Consiglio comunale entro la fine di ottobre, forse prima. «È arrivato il momento di decidere, o dentro o fuori ci sta dicendo l’Anas – conclude il sindaco – Che piaccia o meno, abbiamo effettuato un grande lavoro di concertazione e di confronto, ma non possiamo più rimandare questa decisione».
Caso, ecco dove passerebbe il tracciato giallo
Il tracciato giallo inizia davanti all’Obi di corso Torino, sulla rotonda già esistente, e si estende lungo il terreno oggi occupato dagli orti comunali in direzione del Borbore. Quest’ultimo viene attraversato su un viadotto lungo 160 metri. Quindi il tragitto oltrepassa una prima zona collinare sfiorando il quartiere Bellavista e la Casa di Cura Sant’Anna, sbucando in una zona pianeggiante a ridosso della ferrovia e del campo volo. Si prevede passaggio su un viadotto lungo 430 metri che porta la strada alla collina di Vallarone dove inizia un tunnel, lungo 1.525 metri circa, che supera Valle San Pietro e Borgomale fino ad una rotonda sulla Sp 8 di corso Alba. Tra Asti e Variglie è prevista la rotonda di collegamento con la viabilità cittadina, nei pressi di un’azienda agricola e non lontano dal campo volo FPV Asti Racing.
Il tracciato giallo continua a sud del Golf Club “Città di Asti” in un campo nei pressi del Tanaro, attraversa il fiume in maniera quasi ortogonale con un nuovo viadotto lungo 1.510 metri e da qui continua in un rettilineo fino a Rocca Schiavino. L’area di arrivo della Sud/Ovest, secondo il tracciato giallo, si trova a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Asti e dall’inizio dell’Asti-Cuneo.
[il tracciato giallo del Caso]
Una risposta
Certamente, non rovinare grandi e belle aziende agricole…in zona soprattutto dove allevano bestiame in maniera egregia