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Strisce pedonali cancellate ad Asti
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Ad Asti troppe strisce pedonali “fantasma” [fotogallery]

Ecco le strade dove i cittadini segnalano le principali criticità tra “zebre” inesistenti, coperte da asfalto o distrutte delle buche e delle quali si chiede l’immediato ripristino

Non si tratta di pochi casi sporadici, ma di un numero considerevole di punti molto pericolosi e distribuiti in egual misura in diverse zone della città. Ad Asti troppe strisce pedonali sono sparite dagli asfalti, non sono più state disegnate, alcune sono state coperte da nuove asfaltature quando non direttamente distrutte da buche scavate dalla pioggia o dal passaggio dei mezzi.

Diversi cittadini hanno segnalato al nostro giornale la scarsa manutenzione delle strisce pedonali, alcuni dopo aver fatto analoga denuncia sui gruppi social astigiani. Ora, per quanto la segnalazione su Facebook abbia più un valore di sfogo che una sua vera utilità, è evidente che la maggior parte delle strisce mancanti si trovino su strade molto trafficate dove ci si immagina, forse a torto, che passino anche gli addetti del Comune o altri incaricati con il compito di segnalare agli uffici il problema e chiedere un tempestivo ripristino delle zebre. In realtà, dato il numero di strisce cancellate, qualcosa non sembra funzionare nonostante l’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini inviti i cittadini a segnalare sempre alla polizia municipale ogni potenziale pericolo.

Molte delle “zebre” mancanti si trovano nei pressi di incroci particolarmente critici, vicino a studi medici o scuole, supermercati o lungo le vie che conducono al cimitero, in piscina o a una parrocchia: corso Ivrea, via Montelungo, corso Don Minzoni, viale Don Bianco, corso Galileo Ferraris, corso Pietro Chiesa sono alcuni dei punti critici indicati dai lettori.

«In corso Ivrea le strisce sono sparite da tempo e ogni volta che attraverso ho paura perché è una vera impresa, specie quando piove – racconta un’anziana che incontriamo giovedì mentre aspetta di attraversare la strada davanti alle vetrine di Arcaplanet – Qui le strisce erano disegnate sui cubetti di porfido, troppo scivolosi quando piove». Non va meglio all’incrocio tra corso Pietro Chiesa e corso Genova dove, per fortuna, a garantire un po’ di protezione in più ai pedoni c’è il semaforo perché anche in questo caso le strisce sono solo più uno sbiadito ricordo. Nel quartiere Torretta, in via Montelungo, le strisce sono state cancellate dal passaggio dei mezzi anche se ci troviamo vicino a una scuola media, alla parrocchia e a una piazza dove si allestisce un mercato settimanale. Una zona molto frequentata da pedoni.

Da più parti la richiesta all’amministrazione comunale è la stessa: disegnare le strisce e rimettere in sicurezza gli attraversamenti tenuto conto che è tornato l’autunno, le giornate si accorciano e, facendo buio sempre prima, attraversare dove non esistono più le “zebre” rappresenta un pericolo per anziani, bambini, disabili, ma anche per gli automobilisti che solo all’ultimo momento potrebbero accorgersi della presenza di un pedone.

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2 risposte

  1. Sono decenni di vergognosa amministrazione. Non sólo la patetica ultima

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