Il governo ha chiesto alla concessionaria progetti alternativi (e meno costosi) per portare a termine l’autostrada “incompiuta” del sud Piemonte
Il progetto originario del completamento dell’Asti-Cuneo non è più sostenibile dal punto di vista finanziario e, per tentare di completare gli ultimi lotti, quelli strategici tra Castagnito e Alba e tra Cherasco e Alba, è necessario trovare progetti alternativi economicamente accessibili. Il futuro dell’A33, l’incompiuta del sud Piemonte, è stato oggetto di un’interrogazione alla Camera presentata dai deputati Giovanni Monchiero e Mariano Rabino. I due la definiscono «una situazione assurda» dove esiste un’autostrada «quasi completata, ma interrotta nel bel mezzo, fra Alba e Cherasco, ove il traffico viene deviato sulla viabilità ordinaria del tutto inadeguata, con gravi penalizzazioni per i cittadini e le imprese della zona». A rispondere è stato il ministero Delrio che ha spiegato come il governo intenda procedere per terminare l’A33.
r.s.
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