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All’istituto Castigliano la mostra fotografica “Donne e motori…non solo un affare maschile”

Ideata da Adriana Balzarini e sostenuta dal Soroptimist Asti, è visitabile fino al 30 novembre

Sabato scorso, all’istituto Castigliano, è stata inaugurata la mostra fotografica “Donne e motori…non solo un affare maschile”, ideata da Adriana Balzarini e sostenuta dal Soroptimist Asti.
Numerose le autorità intervenute, tra cui il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore Loretta Bologna, il presidente Fondazione CrAsti Livio Negro, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Laura Bergonzi e alcune componenti della Commissione Pari Opportunità.
Scopo della mostra è abbattere stereotipi di genere nel settore automobilistico. «Quello che vedo qua, con scuole, associazioni e istituzioni – ha affermato Negro – è la vera capacità di fare rete».

I commenti

Maria Gabriella Saracco, presidente provinciale Soroptimist, ha raccontato la nascita dell’idea. «E’ nata proprio facendo rete, scambiando opinioni, parlando». E’ quindi intervenuta la past president Elda Perosino che, dei motori, ha fatto il suo lavoro. «Fin da bambina – ha raccontato – frequentavo l’ufficio e l’officina di mio padre, concessionario Guzzi e Piaggio. Dopo gli studi sono subentrata in un lavoro considerato maschile e, ancora adesso, tante persone che incontro mi raccontano di quando vennero da me a comprare il Ciao o la Vespa».
«Quando Maria Gabriella mi ha chiesto di ospitare la mostra – ha sottolineato la dirigente del “Castigliano”, Martina Gado – ho subito accettato, anche perché abbiamo tanti corsi collegati a questo ambito. Ambito che non si può considerare maschile o femminile: il lavoro è legato all’attitudine».
L’esposizione (già presentata al Salone del dell’Auto di Torino) raccoglie 21 fotografie con storie di donne professioniste nel settore automobilistico. Sarà visitabile nei locali dell’istituto, in via Morelli, fino al 30 novembre.

L’ideatrice

«Credo che le donne abbiano grandi potenzialità in ogni settore», ha detto Adriana Balzarini, vice presidente nazionale Panathlon. «Figure femminili hanno spesso firmato invenzioni prima degli uomini, senza essere però prese in considerazione. Ad esempio, alle donne si deve l’invenzione del tergicristallo, delle frecce di direzione o della linea di mezzeria, anche se poi le loro idee sono state copiate da uomini. Nella mostra si parla anche della prima tassista italiana e di un emigrato italiano in Germania, operaio alla Volkswagen, la cui figlia divenne direttore generale del Gruppo automobilistico nel mondo».
Una mostra per innescare cambiamenti e prospettive diverse, dunque. Un modo per portare alla luce il contributo del mondo femminile «affinché donne così siano sempre più numerose – ha detto Nadia Miletto nel suo intervento – anche se, in Italia, la strada per la parità di genere è ancora lunga».

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