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Asti, gli incidenti a Quarto derivano «della bravaggine di alcuni residenti»

In aula il botta e riposta tra l’assessore alla Sicurezza Giacomini e il consigliere Malandrone: «Avete fatto zero per rendere sicure le frazioni»

In Consiglio comunale si è discusso, ancora una volta, dei pericoli alla sicurezza stradale in alcune frazioni di Asti, in primis Quarto, ma anche al Palucco. La questione è stata affrontata dall’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini in risposta a un’interpellanza del consigliere Mario Malandrone di Ambiente Asti. La vicenda di Quarto è nota: troppi incidenti d’auto, anche gravi, nel centro abitato, su un rettilineo di circa 400 metri, hanno fatto scattare un campanello d’allarme e messo in allerta i residenti. Gli abitanti di Quarto hanno chiesto all’amministrazione di intervenire installando un autovelox fisso, disponendo maggiori controlli della polizia municipale o magari posizionando dossi e dissuasori.

Ma, secondo il consigliere Malandrone «nonostante le interpellanze in Consiglio, non sono state attuate misure concrete per migliorare la sicurezza». In particolare l’esponente di minoranza ha chiesto all’assessore quale siano stati i motivi specifici «che hanno portato la polizia stradale a emettere un parere sfavorevole all’installazione di autovelox a Quarto e se fosse possibile rendere pubblica la relazione fatta dalla stessa polizia». Una questione, quella della sicurezza di Quarto, che potrebbe anche avere a che fare con possibili corse clandestine tra auto segnalate al nostro giornale da alcuni testimoni.

Gare che, se fossero accertare, renderebbero ancora più grave la situazione e urgente una riposta adeguata da parte degli enti locali. «Cercheremo di aumentare i passaggi della polizia municipale chiedendo anche alla polizia stradale di intensificare i posti di blocco serali – commenta l’assessore alla Sicurezza Giacomini – Fatto sta che questi incidenti derivano dalla “bravaggine”, chiamiamola così, di alcuni residenti. Addirittura l’ultimo è stato scaturito da una corsa automobilistica tra personaggi che risiedono in quelle zone. Basterebbe quindi solo un po’ di buon senso da parte degli automobilisti e che le forze dell’ordine ritirassero loro la patente e non li facessero più circolare».

Per quanto riguarda l’installazione dei velox a Quarto (sulla cui materia sono state introdotte numerose limitazioni da un Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 maggio 2024 ), Giacomini ha ricordato che l’amministrazione «non è che se ne freghi: abbiamo individuato tutte le zone dove installare gli autovelox e preparato una relazione con tutti gli incidenti avvenuti, identificando le zone (a rischio ndr), ma i velox devono essere autorizzati da ordinanza prefettizia. Però a Quarto abbiamo il diniego della Prefettura. Cosa dobbiamo fare? Non è una nostra volontà».

Parole alle quali ha prontamente replicato Malandrone: «A parte che le corse in macchina si fanno anche in altri posti, non solo a Quarto, ma lì abbiamo avuto altri due incidenti in quindici giorni. Vorrei vedere questa relazione della polizia stradale, che gode della mia massima stima, anche se mi risulta che sia la polizia municipale e rilevare il maggior numero di incidenti di Quarto o i carabinieri. Possibile che questa amministrazione, al di là di essere andata a Quarto per un sopralluogo con il prefetto, non abbia nessuna idea di come migliorare la sicurezza di due frazioni (ha citato anche il Palucco ndr) che sono tra le poche ad avere ancora negozi? Queste frazioni non devono perdere i clienti perché diventa pericoloso attraversare la strada, o perché le auto non si fermano e vanno veloci». Poi lo stoccata a Giacomini di natura più politica: «Il partito dell’assessore è il partito della Sicurezza (Fratelli d’Italia ndr) – conclude Malandrone – ma su questi temi è stato fatto zero per rendere sicure le frazioni».

[nella foto il rettilineo di Quarto teatro dei numerosi incidenti d’auto]

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