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Lutto nella ristorazione astigiana, è morto Carletto Bona titolare de “La vecchia carrozza”

Appassionato del suo lavoro, con la battuta pronta, lo si incontrava spesso davanti al suo locale di via Carducci sempre disponibile a fare due parole con tutti

Cordoglio ad Asti per la scomparsa di una figura storica della ristorazione astigiana, Carlo Bona, da tutti conosciuto come “Carletto”, titolare del ristorante “La vecchia carrozza” di via Carducci, nel centro storico della città, a pochi passi da piazza Catena.

Carletto aveva iniziato la sua carriera lavorativa come cameriere alla Cremeria Alfieri e dedicò poi la sua vita alla passione per i buoni sapori e alle produzioni di eccellenza locale. Sposato con Silvana Amerio, padre di Simona, Carletto aveva sostenuto la moglie anche nell’avventura imprenditoriale del 2011 quando riaprirono “Barolo&Co in via Cesare Battisti. Prima ancora il Roero Park Hotel di Sommariva Perno, La Posta di Serravalle d’Asti e il ristorante-enoteca al Castello di Costigliole.

Ma il volto e la simpatia di Carlo resterà senza dubbio legata a “La vecchia carrozza” che rimane, infatti, sinonimo della cucina della tradizione piemontese e monferrina, apprezzata da tanti clienti, turisti e amici.

Tra questi l’attore astigiano Alessio Bertoli, conoscente di vecchia data e cliente abituale del ristorante. Bertoli ha voluto salutare Carletto ricordandolo su Facebook: “Un amico di famiglia e uno degli ultimi protagonisti di una “lunga storia astigiana”. Mi mancherà la puntuale frase: “Buongiorno Maestro”, quando passavo davanti al “tuo” locale. Mi mancherà la tua simpatia, la tua inconfondibile risata, il tuo senso dell’umorismo, la tua passione che portavi in sala”.

Umorismo che non mancava mai quando si telefonava al ristorante e Carletto rispondeva con orgoglio: «Qui è il miglior locale della città». Ma Bona era anche colui che “presidiava” via Carducci sostando sugli scalini del locale, sempre pronto a salutare i passanti, non per forza clienti, scambiando poche illuminanti battute con loro: «Anche oggi di corsa? Mi raccomando prenda fiato che tanto domani arriverà comunque» oppure «Forse oggi pioverà, forse no, ma domani saprò dirglielo con più certezza».

Carletto, molto attento anche alle dinamiche del turismo, fu tra i primi a chiedere al Comune e alla Camera di Commercio che investissero maggiormente per promuovere la città attirando più turisti internazionali. Provocatoriamente, nell’estate del 2011, inventò il suo “menu in saldo” per cercare di smuovere le acque mentre nel 2014 fu tra i sostenitori dell’iniziativa “Ristoranti solidali” in collaborazione con gli Amici dell’Opera Pia Milliavacca e le Suore della Pietà della mensa sociale di corso Genova.

[nella foto Alessio Bertoli con Carletto Bona]

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