Alla Provincia si è messa in moto la macchina amministrativa in vista delle elezioni di secondo livello che si terranno domenica 24 novembre. Dovrà essere rinnovato il Consiglio provinciale, che rimane in carica per due anni, ma alle urne potranno recarsi solo i consiglieri comunali e i sindaci. Il Consiglio è composto dal presidente e da dieci consiglieri che, anche se non hanno un vero ruolo da assessori, ricevono dal presidente le deleghe suddivise nei vari settori di competenza dell’Ente. L’elezione del Consiglio avviene sulla base di liste concorrenti composte da un numero di candidati non inferiore a cinque e non superiore a dieci, sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto. Nella composizione delle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60% del numero dei candidati.
Dalle prime voci che si rincorrono nel dibattito politico è certo che alle elezioni provinciali si presenteranno due liste, una espressione del centrodestra e una del centrosinistra. Quest’ultima potrebbe arrivare ad esprimere 3 (al massimo 4) consiglieri dal momento che gli equilibri politici territoriali sono cambiati dopo le ultime elezioni amministrative nelle quali Canelli e Moncalvo sono passate dal centrodestra al centrosinistra. Sfumata la “monolista”, resta l’appello del presidente della Provincia Maurizio Rasero a collaborare nell’interesse dell’Astigiano.
«Le Province sono enti martoriati, svuotate di deleghe e risorse – osserva – Infatti il primo atto che feci dopo l’elezione a presidente fu quello di scrivere ovunque, dai sindaci alla Regione, al Governo, per chiedere il ripristino delle elezioni di primo livello, pena anche la mia decadenza, così da ridare dignità a questi enti. Al Consiglio provinciale tutti siamo volontari, non percepiamo stipendi e, comunque vadano le elezioni, il mio invito sarà quello di mettersi intorno a un tavolo e collaborare per il bene comune dal momento che i compiti della Provincia sono asfaltare strade, intervenire sul dissesto idrogeologico, in materia di caccia su altre competenze di cui spesso chi vive nel capoluogo non ha percezione». Rasero, invitando tutti a collaborare, cita «l’ottimo rapporto avuto con il consigliere provinciale del Pd Andrea Gamba, nel rispetto delle parti, ma con risultati importanti». L’unico consigliere rimasto “in opposizione” è stato Mario Malandrone che è in minoranza anche nel Consiglio comunale del capoluogo: «Ma comunque non è mai stato escluso da nulla – precisa Rasero – ottenendo documenti e informazioni esattamente come gli altri».
Per quanto riguarda il voto in sé, Rasero torna a ribadire anche «la stupidaggine di un’elezione che rinnova i consiglieri senza prevedere, contestualmente, il rinnovo del presidente in carica, invece, quattro anni».
Le liste per l’elezione dei consiglieri dovranno essere presentate all’Ufficio elettorale provinciale dalle 8 alle 20 di domenica 3 novembre e dalle ore 8 a mezzogiorno di lunedì 4 novembre. Quelle ammesse saranno pubblicate entro domenica 14 novembre 2024. Le votazioni si svolgeranno, in un’unica giornata, il 24 novembre, dalle 8 alle 20, nel seggio centrale costituito nella sede della Provincia, in piazza Alfieri, ma anche nelle sezioni distaccate costituite nei municipi di Castelnuovo Don Bosco e Nizza. Lo scrutinio avrà inizio immediatamente dopo la chiusura del seggio.
[il Consiglio provinciale dopo l’elezione del 2022]