Sembrava ormai cosa fatta il trasferimento degli ospiti della casa di riposo Venanzio Santanera entro la fine di ottobre in un’altra struttura astigiana. Il commissario straordinario aveva individuato nella Rsa di Castell’Alfero il luogo adatto ad ospitare 24 dei residenti della Santanera e i suoi operatori sanitari.
La notizia aveva però suscitato le perplessità dei sindaci della Valtriversa e soprattutto di don Antonio Delmastro che si sta muovendo per cercare di salvare la casa di riposo.
«La casa di riposo di Castell’Alfero è chiusa da 5 anni, prima ancora del Covid – ha detto in chiesa domenica don Antonio – il progetto di spostare in fretta e furia i nostri anziani in quella struttura non era fattibile perché l’edificio è fatiscente. Il direttore non era neppure stato interpellato. Ho telefonato in Regione per metterli al corrente e l’ente ha stoppato tutto. Abbiamo ancora un po’ di tempo per fare qualcosa per la nostra casa di riposo».
Il commissario Endrizzi e la cooperativa Pro Infanzia avevano infatti concordato con l’amministrazione comunale di Villafranca una proroga alla chiusura fino al 30 novembre. I villafranchesi si chiedono se sarà sufficiente per trovare una soluzione ed evitare la fine della casa di riposo.
Don Antonio ha anche sottolineato, durante la funzione domenicale, che è necessario vedere i bilanci per capire come si sia accumulato un debito di 900 mila euro in poco meno di due anni a favore della cooperativa Kcs e stabilire le responsabilità.
I parenti degli ospiti e gli operatori socio-sanitari non intendono lasciare nulla di intentato per salvare la loro casa di riposo. Sabato 9 novembre alle 14,30 è stata indetta una manifestazione di protesta che partirà dalla Santanera e sfilerà in paese.