«Le mie rivendicazioni le conoscono tutti, anche sindaco e vicesindaco, eppure non riesco a venirne a capo. Mi ascoltano tutti ma alla fine il problema rimane. Quando basterebbe un po’ di buonsenso per risolvere la cosa».
A parlare è Nicoletta Biglia, “residente disperata e sull’orlo di una crisi di nervi” come si presenta lei stessa.
Vive nel condominio che, insieme alla casa di riposo San Giuseppe, rappresenta il “piccolo isolato” sottratto alla Ztl più recente, quella intorno alla Cattedrale. Come un quadratino minuscolo morsicato da una tavoletta di cioccolato.
Una scelta motivata dal fatto di agevolare l’arrivo dei visitatori degli anziani ospiti della struttura che però ha messo in crisi chi di fianco ci abita. Come Nicoletta.
«Sono due i profili di problemi che questa esclusione dalla Ztl comporta per chi, come me, ha un’auto ma non ha garage o posto in cortile – spiega – Il primo riguarda l’accesso al mio condominio. Prima, tutti noi, ci arrivavamo imboccando via Natta dal fondo di via Giobert e poi girando a destra salendo in via Milliavacca. Ora in via Natta c’è il varco Ztl e quindi, per arrivare a casa, possiamo passare solo da via Radicati per fare il giro dell’isolato».
Una via molto stretta che presenta l’unico accesso di servizio alla casa di riposo.
«Niente contro anziani e struttura, sia chiaro – continua la Biglia – però molto spesso la via è ostruita da ambulanze, mezzi di trasporto malati, carri funebri, camion di fornitori vari e altri di ritiro dei rifiuti. E questo mette in difficoltà chi sta lavorando, noi residenti e i visitatori della casa di riposo che, come noi, possono passare solo di lì».
Ma il cuore dell’appello di Nicoletta Biglia è il parcheggio.
«E’ una situazione paradossale. Dal balcone di casa mia ho una visuale piena su via Testa con i parcheggi vuoti perchè accessibili solo ai residenti della Ztl. Noi, invece, sempre quelli del “quadratino” escluso, non sappiamo più dove parcheggiare perchè, con il tipo di permesso che abbiamo, ovvero quello per la Ztm, o troviamo posto in quei pochi parcheggi di fianco alla casa di riposo (la cui facciata è stata anche interessata da lavori con ponteggi appoggiati a terra) oppure dobbiamo cercare in tutta la zona centro, allontanandoci di molto da casa nostra».
Perchè via Giobert è già normalmente satura di auto, il parcheggio di via Natta non è scelto da una donna sola, soprattutto quando è buio, e l’alternativa è di dover lasciare l’auto lontana quando, sotto casa, si ha un’intera via a disposizione, vuota.
«Ammetto che quando non trovo altro o devo scaricare la spesa parcheggio ugualmente, in retromarcia, nei posti Ztl di via Testa – dice ancora la donna – e così ho accumulato quasi mille euro di multa in un anno. Anche perchè ogni volta mi contestano sia il divieto di sosta che l’accesso non autorizzato alla Ztl».
Cosa chiede? «O l’inclusione del nostro isolato nella Ztl oppure un permesso speciale che ci consenta di percorrerla e di posteggiarci».