L’obiettivo dichiarato e perseguito è quello di restituire la fruibilità del parco della Resistenza, i giardini pubblici di viale alla Vittoria, alle famiglie e ai cittadini. Senza che nessuno debba sentire disagio, se non proprio timore, percorrere i vialetti del più grande polmone verde cittadino che ospita, fra le altre cose, l’apprezzato laghetto con le tartarughe e un’area giochi per bimbi.
E’ per questo motivo che da quindici giorni, ogni pomeriggio, dalle 14 alle 18, si alternano pattuglie fisse di Polizia, Municipale, Carabinieri e Guardia di Finanza con il compito di controllare i frequentatori più molesti o sospetti.
E’ un’operazione di “liberazione” del parco da quelle presenze che non fanno sentire a proprio agio colore che vorrebbero passare del tempo nell’area verde. Ci sono state segnalazioni di spaccio, altre di presidio di persone ubriache, sotto effetto di stupefacenti e violente. Altre ancora che scambiavano le panchine e le zone di prato verde come luoghi in cui “campeggiare” e, nella bella stagione, anche passare la notte per non contari quelli genericamente riconducibili alla categoria dei “grandi maleducati”: chi non cede mai il posto a sedere, chi beve e mangia e lascia a terra rifiuti e bottiglie vuote, chi ascolta musica a tutto volume, chi importuna i passanti.
Un “catalogo” di persone che, con la loro sola presenza, spesso ha allontanato chi voleva solo prendere un po’ di fresco oppure passeggiare nel verde o ancora portare i bambini a vedere le tartarughe e a giocare.
Grazie ai servizi concordati in seno al Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Claudio Ventrice, sono stati organizzati questi servizi di presidio a rotazione delle varie forze dell’ordine coordinate dal questore Marina Di Donato.
Che fa anche un primo bilancio dei controllli. «Sono state identificate una trentina di persone e, di queste, una è stata denunciata perchè trovata con droga addosso, un’altra perchè ubriaca, due stranieri perchè si rifiutavano di esibire i documenti di identità o erano senza permeso di soggiorno. E’ stato anche notificato un ordine di allontamento – conclude il questore – e proprio ai giardini è stato trovato anche il destinatario di un decreto di ammonimento in seguito a violenza domestica».
Nel parco, ha dichiarato il comandante della polizia municipale Riccardo Saracco, è stato multato anche un ragazzo che percorreva i vialetti in monopattino a velocità e modalità non consone con un luogo frequentato da pedoni.
Non una iniziativa “spot” ma un momento iniziale di controlli più intensi che durerà fino a metà novembre e poi passaggi quotidiani delle varie pattuglie al lavoro sul territorio.
«Sono orgoglioso di questo servizio che so quanto costi in termini di organizzazione, uomini e mezzi – ha detto il Prefetto Ventrice – perchè è un altro esempio di buone pratiche della pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è di continuare a lavorare alla riqualificazione del parco per arrivare, in primavera ed estate, a vederlo pieno di famiglie e bambini senza timore».
A tal proposito ha già anche annunciato che, al prossimo incontro con l’amministrazione comunale, chiederà che provveda a rafforzare l’illuminazione pubblica dell’area verde.
Questi controlli interforze sono stati anticipati, dall’inizio dell’anno, dai sopralluoghi e accertamenti fatti dalla Questura sui chioschi che circondano il parco e che ha portato alla sospensione dell’attività di quasi tutti i locali bar. Sia per violazioni igienico-sanitarie, che per irregolarità amministrative e di ordine pubblico in relazione ai clienti che li frequentavano.