Non ci sarà spareggio per l’assegnazione del titolo tricolore nel massimo campionato di pallapugno. Infatti, dopo essersi aggiudicato il confronto d’andata sul campo di casa il team dell’Albese si è ripetuto a Cortemilia
Partita tirata, molto intensa, disputata al cospetto di un foltissimo pubblico. Avvio di marca ospite, con la conquista di due giochi consecutivi, Replica del quartetto di casa, che, con un gioco ai vantaggi in rimonta e uno alla unica prendeva lo slancio per ribaltare la situazione. 4 a 2. Per arginare il tentativo di fuga del Cortemilia la panchina ospite chiedeva tempo. La squadra si risvegliava mettendo a referto un filotto di quattro punti che le consentiva di andare al riposo in vantaggio di due lunghezze: 6 a 4 il parziale.
Paolo Vacchetto e compagni facevano loro anche il primo gioco della ripresa, allungando sulla formazione di casa. Con orgoglio il Cortemilia reagiva, 5 a 7, ma cedeva ai rivali il gioco successivo risoltosi alla unica: 5 a 8. La partita diventava appassionante, in quanto Massimo Vacchetto chiedeva a i suoi di produrre il massimo sforzo. Il distacco si riduceva ad una sola lunghezza, 7 a 8, con aggancio fallito d’un soffio dai gialloneri. Era questo il frangente in cui si risolveva la partita, poiché dopo un ultimo colpo d’ala dei locali (8 a 9) l’Albese con grande freddezza saliva a 10 prima di assestare la “zampata” definitiva: 8 a 11 il finale, risultato che garantiva al team di Raimondo e Busca lo scudetto 2024.
Cortemilia: Massimo Vacchetto, Giulio Cane, Francesco Rivetti e Marco Parussa (Fabio Marchisio). D.t.: Giovanni Voletti e Gianni Rigo.
Albese: Paolo Vacchetto, Bruno Campagno, Lorenzo Bolla e Francesco Pola. D.t.: Gianluca Busca e Domenico Raimondo.
Nella foto, l’esultanza dell’Albese, formazione campione d’Italia.