L’ Ordine dei Commercialisti di Torino festeggia oggi, con un evento al Museo dell’Automobile di Torino, il professor Flavio Dezzani, astigiano, per i suoi 60 anni di iscrizione all’Albo. E’ stato uno dei protagonisti della storia economica dell’Italia.
Consigliere e consulente di ministri, grandi aziende, maestro per migliaia di studenti universitari, scrittore di numerosi libri, ha insegnato agli imprenditori italiani a redigere i bilanci secondo moderni criteri di trasparenza e leggibilità.
Nato ad Asti l’8 gennaio del 1941, ha trascorso la giovinezza a Callianetto paese della sua famiglia dove ha ancora casa, e si è diplomato in Ragioneria all’Istituto Giobert di Asti. Poi ha frequentato la facoltà di Economia e Commercio di Torino,, laureandosi con una tesi sulle agenzie di pubblicità. L’Ateneo torinese è diventata la sua casa: prima è stato assistente del professor Giovanni Ferrero, poi ha ricoperto la prestigiosa cattedra di Ragioneria per quasi 40 anni, dal 1975 al 2012, quando diventa Professore Emerito. Come colleghi ha avuto personaggi noti come Franco Reviglio, Mario Monti, Onorato Castellino, Elsa Fornero, Gian Maria Gros Pietro. «Sono partito da un piccolissimo paese e ho avuto la fortuna di avere grandi maestri e colleghi molto bravi», afferma.
Il ministro Reviglio, il padre dello scontrino fiscale, lo chiama al ministero delle Finanze come suo consigliere e lo nomina membro del Comitato Tecnico; in questa veste partecipa alla stesura dei Testi Unici delle imposte dirette. Ma una collaborazione ancora più stretta ce l’ha successivamente con l’onorevole Giovanni Goria, suo conterraneo e amico, che ricopre via via le cariche di Ministro del Tesoro, del Bilancio, dell’Agricoltura, delle Finanze e, soprattutto, di Presidente del Consiglio. Nei primi anni 90 come consulente del ministro Goria segue il crack Ferderconsorzi, fino ad allora ente fondamentale dell’agricoltura italiana, travolto da 4 mila miliardi di lire di debiti, col difficile compito di pilotarlo al concordato preventivo. E’ stato anche commissario alla procedura straordinaria del Gruppo Fornara di Torino, formato da 19 società e 2.600 dipendenti.
Ha ricoperto, per molti anni, e a più riprese, la carica di consigliere nazionale dell’Ordine dei Commercialisti.