Domani, venerdì 14 novembre, sarà una giornata triste per la famiglia Manganiello. Ricorre il 41.mo anniversario della morte di Fiorentino, agente della Polizia di Stato, ucciso sulla scalinata delle Poste Centrali di corso Dante.
Una pagina drammatica della cronaca astigiana. Fiorentino, di origine campana, allora era un poliziotto di appena 22 anni e da poco si era sposato con Marinella.
Questl giorno, il 15 novembre 1983, era di servizio alla Polizia Postale e doveva scortare uno dei portavalori dipendente delle Poste che trasportava una valigetta piena di contanti. Alle 13, durante la rapina al portavalori, venne colpito da un colpo di pistola sparato da un bandito che passò davanti a bordo di una moto e, con il volto coperto dal casco, strappò la valigetta e fuggì.
Per quella rapina venne processato un poliziotto all’epoca in servizio alla Questura di Asti ma dopo un lungo processo e una dura battaglia giudiziaria, venne assolto. Ad oggi risulta un caso di omicidio irrisolto.
A distanza di oltre 40 anni l’Associazione nazionale della Polizia di Stato ha avanzato richiesta alla Commissione toponomastica del Comune di Asti per l’intitolazione a Manganiello di un’area pubblica.
«Gli appartenenti alle forze di polizia non sono eroi – scrive l’Anps – ma persone che svolgono il loro lavoro giurando fedeltà alla Costituzione in difesa della legge e dei cittadini. Vorremmo onorare la memoria di Fiorentino, servitore dello Stato, ma soprattutto uomo che ha perso la vita nel compimento del proprio lavoro».
Domani, come ogni anno da quella tragica data, il sacrificio di Manganiello sarà ricordato con una sobria cerimonia nell’atrio dell’ufficio postale di corso Dante in attesa di una risposta favorevole da parte del Comune alla richiesta Anps.