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Canelli, il Musa riapre: «Non sarà solo un museo»

Collocato a Palazzo Giuliani. Le stanze sono state progettate da Eugenio Guglielminetti
Il Museo Multimediale del Sud Astigiano di Palazzo Giuliani, chiuso da un lustro, riapre i battenti. «Era ridotto ad un magazzino, pieno di qualsiasi cosa – riferisce l’assessore alla Cultura Annamaria Tosti – Grazie ad un piccolo miracolo, è stato sgomberato e ripulito. Cambiata qualche lampadina e riattivato tutto, è stato come vedere il risveglio di un gigante in letargo».

L’amministrazione Giovine ha restituito alla comunità un museo che offre un’esperienza immersiva, un viaggio multimediale che racconta oltre 150 anni di storia enologica e culturale.

«Il Musa è stato progettato da Eugenio Guglielminetti – continua l’intervistata – è già di per sé un’opera d’arte; inoltre è stato concepito fin dall’inizio come un progetto dinamico, capace di aggiornarsi e trasformarsi nel tempo. Già dotato di tecnologie avanzate (due webcam e sei schermi che trasmettono filmati in più lingue), è una porta d’ingresso per conoscere Canelli e le sue bellezze. Lo abbiamo aggiornato al riconoscimento Unesco».

Cosa ne farete? «Oltre all’esposizione, pensiamo a nuove forme di utilizzo per tutti i canellesi – risponde Tosti – Un polo della creatività con laboratori, percorsi di lettura e ricerca dedicati agli scrittori delle Langhe (Fenoglio e Pavese), ma anche spazio enogastronomico, escape room tematica e luogo interattivo. Non solo un museo, ma un punto di partenza per vivere appieno il Sud Astigiano».

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