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Bagna cauda day: buona la prima, premi alle teste d’aj

Acceso il “braciere” olimpico a forma di fujot fra le casette del Magico Paese di Natale di piazza Alfieri e il Palatartufo di piazza San Secondo
Primo weekend con il botto per l’edizione 2024 del Bagna Cauda Day che sabato scorso, fra le casette del Magico Paese di Natale di piazza Alfieri e il Palatartufo di piazza San Secondo, ha acceso il suo “braciere” olimpico a forma di fujot, tradizionale ciotola riscaldata per mangiare la bagna cauda sempre alla giusta temperatura.

La prevista partecipazione di Alice Sotero, atleta olimpica, è saltata per i suoi impegni sportivi. E così il giornalista Bruno Gambarotta e la giornalista Alessandra Comazzi non si sono lasciati sfuggire l’occasione della grande accensione all’arrivo della carovana gastronomica in auto d’epoca del Camea dalla Liguria ad Asti passando per Nizza a prendere il cardo gobbo. Presenti anche i grandi vini astigiani e i peperoni di Capriglio, altro presidio Slow Food da bagna cauda.

Nel salone della Banca d’Asti, poi, la consegna della Testa d’Aj, l’ambito premio che l’associazione Astigiani assegna ogni anno a chi ha dimostrato nella sua vita di saper andare ostinatamente controcorrente. Realizzate da Roberto Giovannetti, le teste d’aglio dorate poggiate su un vero fujot sono andate a Giorgia Sanlorenzo, autrice del bavagliolone di quest’anno, a Lorenzo Pregliasco, giovane opinionista di livello internazionale e sondaggista spesso in tv che, pur torinese, si è mostrato un bagnacaudista doc.

Sul podio dell’aglio anche la giornalista e critica tv Alessandra Comazzi che ha ricordato i suoi esordi con una televisione che pochi conoscevano parlando anche della malattia che l’ha gravemente colpita e dalla quale si sta riprendendo. Ricordi tutti astigiani per Bruno Gambarotta che è nato nella casa dell’acciugaio Del Pui, in via Ottolenghi. Cresciuto nell’aroma di acciughe.

E poi lui, Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera che ha tenuto una grande lezione di legalità.

«Questo premio non viene dato a me, ma a tutti coloro che con me vivono la strada – ha detto – Diffidate dei navigatori solitari». E ha messo in guardia tutti contro le infiltrazioni mafiose: «Oggi le mafie fanno meno rumore ma sono più forti di 30 anni fa. I boss sono manager, usano la tecnologia, i social e per loro la moderna intelligenza artificiale è un altro strumento di intelligenza criminale. Noi cosa possiamo fare? Non delegare l’impegno politico e sociale. Mi auguro sempre meno solidarietà e sempre più giustizia».

Da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre seconda tornata di Bagna Cauda Day in oltre 170 locali di tutto il mondo.

Tutte le info su www.bagnacaudaday.it

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