«Amerai il prossimo tuo come te stesso», dice Gesù nei vangeli. Comandamento tra i più difficili da osservare, da cui Marco Baliani venerdì sera prenderà spunto per il suo spettacolo allo Spazio San Giovanni
«Amerai il prossimo tuo come te stesso», dice Gesù nei vangeli. Comandamento tra i più difficili da osservare, da cui Marco Baliani venerdì sera prenderà spunto per il suo spettacolo allo Spazio San Giovanni. Un evento proposto nel cartellone di Le sfide della fede, rassegna di teatro e musica promosso dall’Istituto Oblati di San Giuseppe e il Progetto Culturale della Diocesi, con la direzione del Teatro degli Acerbi. «A partire dalla parabola del buon samaritano tratta dal vangelo di Luca – spiega l’attore – voglio provare a riflettere su alcune parole che quella parabola porta con sé, come “compatire” o “amare”, ma sopratutto vorrei indagare la parola “prossimo” costruendovi intorno una sorta di caleidoscopio di altre storie, frammenti di altre narrazioni, letture, fiabe, miti, leggende, legate tra loro da digressioni, pensieri, resoconti di personali esperienze.
Toccare il tema del prossimo vuol dire esplorare anche la nostra concezione di identità, il rapporto con “l’altro”, il diverso, lo straniero. Narrando storie, diceva Ernst Bloch, si può anche tentare una filosofia, far nascere un pensiero inaspettato, collegare o scoprire significati nascosti. Ogni racconto contiene misteri e consigli segreti, e l’arte del racconto sta tutta nel porgerli all’orecchio dell’ascoltatore senza mai segnalarli troppo, svelando via via un percorso, e un disegno, che deve stupire in primo luogo lo stesso raccontatore.» Marco Baliani è uno dei più originali esponenti del panorama teatrale italiano e fra i più noti rappresentanti del teatro di narrazione. Il suo è un teatro dove una sola persona riveste contemporaneamente il ruolo di regista, drammaturgo e attore, e dove il monologo diventa l’unico strumento di persuasione. L’ingresso allo spettacolo di venerdì è gratuito.
e.p.r.