Se l’economia astigiana non ha ancora ripreso a tirare, le cose sembrano invece andare bene per il turismo. Secondo i dati forniti dalla Regione, sotto questo profilo l’Astigiano è in continua crescita e il 2015 si chiude con un +11,27% di arrivi e un +9,55% di presenze, che rappresenta uno dei risultati migliori del Piemonte. “In questo momento di grandi trasformazioni e soprattutto a fine mandato, questo dato ci conforta e siamo contenti dei risultati ottenuti – commenta Maria Teresa Armosino, Presidente di AstiTurismo Abbiamo lavorato con un budget che è un terzo di quanto dispongono altre ma cresciamo del doppio
Se l’economia astigiana non ha ancora ripreso a tirare, le cose sembrano invece andare bene per il turismo. Secondo i dati forniti dalla Regione, sotto questo profilo l’Astigiano è in continua crescita e il 2015 si chiude con un +11,27% di arrivi e un +9,55% di presenze, che rappresenta uno dei risultati migliori del Piemonte. «In questo momento di grandi trasformazioni e soprattutto a fine mandato, questo dato ci conforta e siamo contenti dei risultati ottenuti – commenta Maria Teresa Armosino, Presidente di AstiTurismo Abbiamo lavorato con un budget che è un terzo di quanto dispongono altre ma cresciamo del doppio, segno che anche con poco, ma con tanta buona volontà i risultati possono essere conseguiti. Dal 2010, anno della nomina del Cda che presiedo, ad oggi l’Astigiano ha guadagnato circa 76 mila presenze e lasciamo un’ATL in perfetta salute e soprattutto con un bilancio attivo e senza debiti».
Sistema Monferrato
Ma il dato che emerge sugli altri è quello del Monferrato che supera tra la provincia di Asti e di Alessandria un milione di presenze con oltre 400 mila arrivi. «Un trend di crescita superiore a quello delle Langhe – commenta Andrea Cerrato, assessore comunale al turismo – che ci permette di guardare fiduciosi al futuro. Il nostro obiettivo ora è di favorire la nascita di un Sistema Monferrato, con i consorzi turistici e gli operatori privati delle due aree che andranno verso una progressiva fusione per essere ancora più incisivi nell’offerta». Le colline di Langhe e Monferrato nel loro complesso salgono a 1 milione e 664 mila pernottamenti, numeri che ovviamente sono da rapportare ai posti letto del territorio, ovvero con Alessandria e Alba che possono contare su una capacità ricettiva rispettivamente di 11.801 e 11.578 posti letto e Asti che dispone di 7.750 posti suddivisi su 496 strutture ricettive prevalentemente di piccole dimensioni ed extra alberghiere (media letti per struttura 15, 63). «La nostra offerta ricettiva è leggermente diversa rispetto a tutte quelle delle altre Province del Piemonte – spiega Wanda Migliore, responsabile di AstiTurismo – In termini di posti letto siamo più vicini ai numeri di Biella, Vercelli e Novara, ma mentre queste tre destinazioni hanno un numero di strutture inferiore, in Provincia di Asti abbiamo negli anni assistito ad una costante crescita di Bed & breakfast e agriturismo tutti di piccole dimensioni, cosa che ci ha indotti a mettere in atto azioni promozionali che potessero intercettare quei segmenti di mercato adattabili alla nostra tipologia di offerta».
L’incremento
Da una analisi più approfondita dei dati si può osservare che rispetto al 2014 i Comuni del Sud della Provincia fanno registrare il maggior incremento complessivo (+7.750 arrivi e + 14.280 presenze) mentre i Comuni del Nord salgono di +4210 arrivi e +7032 presenze. Crescono anche i dati di Asti città che guadagna +1.489 arrivi e + 6.658 presenze, segno che cresce l’interesse per soggiorni in collina e preferibilmente nel settore extra alberghiero che registra un picco del +18,60% sugli arrivi e un +16,43% sulle presenze. Rispetto alla provenienza emerge che l’Astigiano raggiunge il 53% di presenze dall’estero così ripartite 40.345 in Asti città, 43.395 nei Comuni del Nord e ben 86.032 nei Comuni del Sud. Di questi turisti provenienti dall’estero tutti i mercati principali registrano un incremento, in ordine d’importanza dei primi 10 mercati: Svizzera + 8%, Germania +17,4%, Francia + 15%, Paesi Bassi +36,3%, Belgio +45,4%, Norvegia + 29,9%, Regno Unito +2,8%, Usa +4,5%, Svezia +2,9%, Austria +5,7%, fino ad un +38,4% della Danimarca.
Mercato italiano
Per quanto riguarda il mercato italiano (47% delle presenze) la ripartizione è 63.995 per Asti, 44.047 per il Comuni del Nord e 43.074 per quelli del Sud. In questo periodo l’ATL sta lavorando in modo più sistematico su questo mercato partecipando ai percorsi formativi organizzati dalla Regione volti all’approfondimento delle esigenze dei nuovi turisti e nei prossimi giorni sarà a Riccione al Matching China dove si volgerà un workshop riservato a T.O. specializzati per il mercato cinese. Infine merita uno sguardo anche l’andamento mensile delle presenze turistiche: il mese che registra il maggior incremento è maggio +28.31% rispetto al 2014, bene anche luglio + 20,05%, così come aprile +13,47, giugno e agosto rispettivamente +7,04% e + 9,92%, lieve crescita anche per il mese di settembre +3,20% mentre risultano negativi i mesi di ottobre (-5,10%) e novembre (-6,61%).