La chiusura del ponte, che collega Castelnuovo Belbo con Incisa Scapaccino, oltre a spezzare a metà il paese, obbliga i cittadini a fare una deviazione non indifferente a chi, per esempio, deve andare ad Alessandria. «Tutti i giorno sono almeno 20 minuti in èpiù all’andata e altrettanti al ritorno – dice un pendolare per Alessandria – oltre al fatto che c’è metà paese di Castelnuovo che deve recarsi ad Incisa per tutta una serie di servizi, come ad esempio le Poste».
Le forti piogge dei mesi scorsi hanno più volte bloccato le operazioni e il lavoro della ditta Ruberto, che a oggi prevede la fine dei lavori per la primavera del 2025 (la prima indicazione era per fine novembre).
«Sono molto soddisfatto – dichiara il sindaco Aldo Allineri – che il ponte di Castelnuovo Belbo venga seguito costantemente dal progettista dei lavori, l’ingegner Boero, che ho visto più volte intervenire, parlare con il capo cantiere, il geometra Cenci e con le imprese che collaborano con l’impresa Ruberto per i lavori di demolizione del ponte, il posizionamento delle travi portanti e per tutte le minuziose saldature». I lavori procedevano anche durante le domeniche di agosto. Attualmente si stanno completando le operazioni di sistemazione delle barre di ferro per poter poi fare la gettata conclusiva prevista per metà dicembre (chiaramente salvo interruzioni improvvise causate da nevicate, gelo o forte maltempo ndr).
Trascorsi i circa 28 giorni per la maturazione del cemento armato si effettueranno le operazioni di sistemazione dei sottoservizi elettrici, acquedotto, fognatura, gas, linea telefonica e fibra ottica. Verranno messe le ringhiere laterali, il marciapiede e l’illuminazione. Finiti questi lavori verrà asfaltato e riaperto per la viabilità pedonale e stradale.
«Capisco che – aggiunge il sindaco – per andare ad Incisa Scapaccino attualmente in auto sono 5 minuti in più di 6 mesi fa, è un disagio per tutti in una vita frenetica come la nostra, mi dispiace e siamo spiaciuti di non poter fare di più, ho provato più volte a parlare con la Provincia che ha la responsabilità sul cantiere, ma ad oggi una soluzione diversa non è stata possibile trovarla soprattutto per la mancanza di fondi».
«Senza fare polemica sterile – conclude Allineri – ogni giorno mi chiamano o scrivono sui social le persone che non lavorano e non devono percorrerlo; invece operai, impiegati, insegnanti e artigiani che giornalmente vanno a lavorare ad Incisa e comprendono l’importanza del lavoro che si sta facendo. Inoltre mi spiace per tutti gli abitanti delle vie regionr Borghi, Valegge e Valvallero che sono i castelnovesi che hanno dovuto più di tutti sopportare questo disagio. Meglio un ponte sicuro, con i tempi necessari, che fare un opera veloce tanto per finire in fretta e poi tra un anno essere costretti a richiudere per risistemare creando un nuovo disagio».
Il sindaco invoca la pazienza dei cittadini: «E’ un grande investimento sul futuro del paese».