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Asti, i lavori di bonifica dell’Aipo lungo le sponde del Borbore mettono in allarme gli ambientalisti

I mezzi hanno abbattuto numerosi alberi nei pressi del parco – La replica di Aipo: «Lavori fatti per ridurre il rischio idraulico»

Tutto è avvenuto mercoledì mattina. Al parco del Borbore di Asti, come disposto dall’Aipo, sono in corso i lavori per la pulizia e messa in sicurezza delle sponde fluviali. Interventi programmati da tempo, ma che hanno scatenato alcune proteste in loco e un’interpellanza in Consiglio comunale. Ma facciamo un passo indietro. Mercoledì la volontaria che si occupa di tenere pulito il parco si è allarmata accorgendosi che la ditta incaricata di bonificare le sponde del fiume stava rimuovendo numerosi alberi sulla prima sponda del Borbore nei pressi di “Isla Ripa”, uno dei luoghi più suggestivi dell’area. Isola che, dopo il passaggio dell’escavatore, è quasi del tutto scomparsa.

La volontaria del parco, intervenendo sul posto, ha chiesto spiegazioni sul tipo di lavori che sarebbero stati fatti (di cui non era a conoscenza) pregando gli operatori di “risparmiare” dall’abbattimento alcuni alberi tra il letto del fiume e la sponda rialzata, non lontano dal ponte ferroviario. La donna ha anche chiamato l’amministrazione comunale per cercare informazioni temendo l’invasività dell’intervento. Nel primo pomeriggio è stato il consigliere comunale di Ambiente Asti Mario Malandrone, presentando un’interpellanza urgente, a sollevare forti perplessità sulle modalità adottate.

Malandrone, nell’interpellanza, evidenzia l’utilizzo di mezzi meccanici direttamente dal letto del fiume, con modalità definite «invasive», e sottolinea l’intervento della volontaria che è riuscita a limitare il numero degli alberi abbattuti. Il consigliere chiede chiarimenti all’amministrazione comunale su diversi punti. Tra questi, le linee guida impartite per gli interventi di rimozione della vegetazione e i criteri per distinguere ciò che doveva essere abbattuto da ciò che poteva essere preservato, la responsabilità della supervisione dei lavori e delle modalità operative adottate, quale monitoraggio abbia fatto il Comune sugli interventi previsti da Aipo e l’eventuale valutazione di impatto ambientale effettuata prima dell’inizio dei lavori. Chiesto anche per quale motivo non sembra esserci stata una comunicazione preventiva ai cittadini e alle associazioni locali.

La replica dell’Aipo: «Lavori fatti secondo le norme per ridurre il rischio idraulico»

Sul caso abbiamo chiesto una replica all’Aipo che ha commissionato i lavori lungo il Borbore. «Tutti gli interventi in corso sul fiume sono pagati da Aipo per ridurre il rischio idraulico e si tratta di lavori già segnalati dall’amministrazione comunale – spiega il dirigente di Aipo, l’ingegner Luca Franzi – Stiamo parlando di un tratto di Borbore nel quale il corso d’acqua è fortemente canalizzato e tutti gli interventi sono effettuati secondo le norme e per migliorare l’ufficiosità idraulica. Abbiamo parlato con la signora spiegandole quello che stavamo facendo e che non vogliamo certo devastare i corsi d’acqua».

Aipo conferma, inoltre, di essere in costante contatto con il Comitato cittadino Tanaro e Borbore che si occupa di monitorare le criticità lungo le vie fluviali.

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Una risposta

  1. Stupidaggini, dice il Sindaco! Ma intanto sulle sponde del Borbore sembra sia passato Attila.

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