Non rischieranno più di rimanere senz’acqua quelle famiglie canellesi di via Riccadonna residenti al di fuori del centro abitato e vicino agli stabilimenti dell’ex Friges Spa
Non rischieranno più di rimanere senz’acqua quelle famiglie canellesi di via Riccadonna residenti al di fuori del centro abitato e vicino agli stabilimenti dell’ex Friges Spa. Il Consiglio Comunale di Canelli ha infatti approvato l’acquisizione gratuita, da parte del Comune, di quel tratto di acquedotto e del relativo contatore dell’acqua. Una situazione sicuramente insolita, che si è protratta per oltre trent’anni e senza dare problemi. A turbare lo status quo, il recente fallimento della Friges, che a partire dal 2013 ha chiuso i battenti rendendo difficile e piuttosto complicato da un punto di vista burocratico un possibile intervento tecnico sulle tubature o sul contatore in caso di necessità.
«Le segnalazioni pervenute ai nostri uffici sono incominciate tre anni fa, quando l’azienda ha cominciato ad essere in difficoltà – spiega il sindaco Marco Gabusi – in tutto questo tempo, i nostri tecnici insieme a quelli dell’Acquedotto della Valtiglione hanno provato a risolvere il problema». La difficoltà stava nel fatto che le tubature interessate non facevano parte di una rete idrica pubblica ma in parte privata. In sostanza si era in presenza di una sorta di “ibrido”. La fortuna ha voluto che con l’acquisizione dell’area da parte di un nuovo proprietario (da parte della cordata Santero-Olivieri) il Comune di Canelli ha avuto a disposizione un interlocutore privato, e non più un curatore fallimentare, con cui trattare e con il quale ci si è accordati per l’acquisizione gratuita delle tubature e del contatore.