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Attualità
Commemorazione

Nel centenario della nascita il ricordo a Cisterna di Rino Rossino, partigiano e medaglia d’oro al valor militare

Giacomo “Rino” Rossino nacque il 4 dicembre 1924 a Castelnuovo di San Damiano. Nel marzo 1945 fu catturato, torturato e fucilato in piazza. Strappò e inghiottì un messaggio perché non cadesse in mani nemiche

Il Comune di Cisterna d’Asti ha ricordato la figura di Giacomo “Rino” Rossino nel centenario della sua nascita, avvenuta il 4 dicembre 1924 a Castelnuovo di San Damiano. Nato in una famiglia contadina e molto attivo nell’Azione cattolica, Rino Rossino entrò nelle file della Resistenza subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, combattendo nella 21^ Brigata della divisione alpina autonoma “Asti”. In occasione della battaglia di Cisterna (6 – 8 marzo 1945), si offrì per andare a cercare aiuto da altre formazioni partigiane, ma venne catturato dalle camicie nere fasciste, torturato e successivamente fucilato sulla piazza del paese: per timore che il messaggio che portava con sé cadesse in mani nemiche Rino lo strappò e lo inghiottì, resistendo poi eroicamente ad ogni tipo di violenza. Per il coraggio dimostrato, Rossino venne decorato con la medaglia d’oro al valor militare. «Ci è parso doveroso – dice il sindaco di Cisterna, Renzo Peletto – ricordare la nascita e la figura di un giovane contadino, figlio di queste colline, che a soli vent’anni preferì morire piuttosto che tradire la fiducia che era stata riposta in lui. La figura di Rossino è un simbolo di coraggio che ci è ancora di esempio.»

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