Notizia triste per gli appassionati di pallacanestro e i tanti astigiani che hanno potuto appurarne l’ironia, la simpatia e la straordinaria capacità oratoria. Il basket tricolore dice addio ad Alberto Merlati, ex nazionale e tra le stelle della Saclà nella massima serie nazionale. Classe 1943, Alberto ha affrontato a fine Anni Sessanta gli Europei e i Mondiali con la Nazionale azzurra, vinto lo scudetto con la storica maglia di Cantù e giocato con le maglie di Gorizia, Venezia, Saclà Asti e Auxilium Torino. Con la maglia astigiana ha lottato contro le più storiche società italiane al fianco di campioni quali Willie Kirkland, De Simone, Charlie Caglieris e molti altri, sotto la guida di Lajos Toth.
Altro 205 cm, era noto per la sua grande abilità nel realizzare i tiri liberi lanciando la palla dal basso e per la sua capacità di fare la differenza sotto le plance. Laureato in ingegneria, ha stretto un legame indissolubile con la città di Vittorio Alfieri grazie alla sua straordinaria empatia. Oratore sublime, amico impareggiabile, era presente in città in occasione dell’intitolazione dell’impianto del Parco Bramante all’indimenticato Beppe De Stefano assieme a pezzi di storia del nostro sport come il compianto De Simone e a coach Meo Sacchetti (IN FOTO IL SECONDO DA DESTRA) e nella recente celebrazione della Saclà Basket.
Una colonna portante del basket tricolore ci lascia, resta in tutti coloro i quali hanno avuto il piacere di conoscerlo, compreso chi vi scrive, l’incancellabile ricordo di una persona speciale che era un onore ammirare in campo e al contempo un grande privilegio ascoltare nelle occasioni di convivialità. Addio gigante buono!