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Il vescovo deciderà il futurodell’oratorio di Nizza
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Il vescovo deciderà il futuro
dell’oratorio di Nizza

Si è concluso il mandato esplorativo relativo all’Oratorio Don Bosco di Nizza, conferito da mons. Vescovo Pier Giorgio Micchiardi a don Mario Montanaro. Il sacerdote ha incontrato i rappresentanti

Si è concluso il mandato esplorativo relativo all’Oratorio Don Bosco di Nizza, conferito da mons. Vescovo Pier Giorgio Micchiardi a don Mario Montanaro. Il sacerdote ha incontrato i rappresentanti delle associazioni attive nella struttura che si affaccia su via Vaglio Serra, insieme ai parroci don Aldo Badano e don Gianluca Castino, lo scorso giovedì 19 marzo presso il salone Sannazzaro. Il Comitato Pro Oratorio, per voce del suo presidente Luigino Torello, desidera ringraziare don Montanaro per l’impegno profuso: «È riuscito nel suo intento portando distensione e fiducia tra tutte le associazioni appartenenti all’Oratorio e anche nella popolazione, che negli ultimi tempi era molto preoccupata della situazione che si era creata. Don Mario, essendo nicese, conosce bene l’Oratorio, l’ha frequentato in gioventù e sa che è stato e potrà essere un luogo, se ben gestito, molto importante per i giovani di Nizza e paesi limitrofi».

Durante la riunione, l’ospite ha relazionato sulla situazione economica e organizzativa dell’Oratorio, prospettando inoltre diverse opzioni che potrebbero essere perseguite in merito al suo futuro. Prosegue Torello: «Dopo il buon lavoro svolto con chiarezza e trasparenza da don Montanaro e la disponibilità di don Aldo Badano ad ascoltare e dialogare, è compito di Sua Eminenza il Vescovo far conoscere, in tempi brevi, in modo dettagliato e ufficiale quali siano le intenzioni e le richieste da parte della Diocesi per valorizzare l’Oratorio Don Bosco di Nizza (come scritto nel mandato e ribadito più volte verbalmente da S.E. in altre occasioni) e dare la possibilità alle associazioni che lo frequentano di programmare dei progetti per il futuro a favore dei giovani. Ricordiamoci che attualmente sono circa 300 i ragazzi che frequentano la struttura».

f.g.

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