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La luce protagonista delle opere dedicate alla Natività

Inaugurata al Museo diocesano la mostra di Isabella Boehlen-Distretti che trae spunto dai Vangeli apocrifi

È stata inaugurata venerdì scorso, al Museo diocesano di via Natta ad Asti, la mostra dell’artista Isabella Boehlen-Distretti, intitolata “Lo stupore della luce. La Natività tra storia e leggenda”. Una personale ispirata a episodi dell’infanzia di Gesù narrati nei più antichi Vangeli apocrifi.
Numerosi i presenti, tra cui l’assessore alla Cultura, Paride Candelaresi, e il direttore del museo Stefano Zecchino. «Una mostra che intende celebrare il Santo Natale e che ha avuto una gestazione particolare – ha esordito Zecchino – iniziata lo scorso anno, quando frammenti di affreschi di epoca romanica, collocati al di sopra di queste volte e staccati nel 1975, sono stati restaurati e ricollocati nel museo». Uno, in particolare, ha destato curiosità, quello sistemato dietro al coro ligneo di Baldino da Surso, dove è effigiato Gesù Bambino mentre viene lavato da due levatrici. «Parte di quello che è il nostro immaginario collegato alla Natività – ha sottolineato Zecchino – deriva da questi vangeli apocrifi, come il bue e l’asinello o la grotta, di cui nei Vangeli canonici non si parla».

L’artista

L’idea è quindi partita da questi stimoli, dopodiché è stata coinvolta Isabella Boehlen-Distretti è stata, che ha scelto, e illustrato, una parte di quei racconti. L’artista ha così selezionato tredici passi tratti dal Protovangelo di Giacomo, dal Vangelo arabo dell’infanzia di Gesù e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo, cui si aggiungono un prologo e una riflessione conclusiva.
«Uno degli aspetti cui tengo particolarmente – ha sottolineato Zecchino – è la luce che emanano queste opere dove, alla delicata cromia dell’artista, si alterna il bianco del foglio. Luce che in alcuni casi diventa volto, luogo, oggetto».
Opere delicate, sospese tra figurazione e astrazione. «Un anno fa – ha raccontato l’artista – mi è stato chiesto di illustrare questi vangeli e, dopo una prima lettura, sono rimasta un po’ delusa. Poi mi ha colpito una frase del Vangelo di Luca in cui Gesù, agli apostoli tornati da una pesca infruttuosa, disse di buttare le reti più in profondità. Una frase che mi ha aperto questo percorso».

Ingressi

Esposizione visitabile fino al 13 febbraio con i seguenti orari: venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; gli altri giorni su prenotazione al 351/7077031.
Ingresso ad offerta libera.

Photogallery a cura di Mariagrazia Billi

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