Cerca
Close this search box.
casacom
Attualità
Radicale rimodulazione

Castelnuovo Don Bosco: tutti i servizi sanitari in un’unica sede: si apre il cantiere

Allestito il cantiere per la costruzione del nuovo edificio
I servizi sanitari nel Castelnovese sono in procinto di una radicale rimodulazione con la creazione della casa di comunità (foto) e il nuovo ospedale di Cambiano. Nei giorni scorsi nell’area di via Henry Dunant, adiacente la casa di soggiorno per anziani San Giuseppe, in un terreno messo a disposizione dal Comune, è stato impiantato il cantiere per la costruzione del nuovo edificio destinato a ospitare in un’unica sede tutte le prestazioni sanitarie, oggi dislocate in varie parti del paese: ambulatori dei medici di base e infermieristici, consultori, servizio di continuità assistenziale, prelievi del sangue, uffici amministrativi. Nella casa sarà presente un medico h24, con l’obiettivo di ridurre gli accessi ai pronto soccorsi sempre più intasati.

Il fabbricato tutto su un piano avrà una superficie di circa 700 metri quadri. I lavori sono stati appaltati all’impresa Devi Impianti di Busto Arsizio; il costo complessivo dell’opera è di circa 2 milioni e 270 mila euro, di cui un milione e 700 mila provenienti da fondi Pnrr. Dovrebbe essere completata entro fine 2025.

Intanto, in attesa dell’ambulatorio nella casa di comunità, i medici di base Ilaria Defilippi e Silvia Zompì che attualmente visitano nell’ex sede degli Alpini in via Vittorio Emanuele, in spazi inadeguati e non accessibili ai disabili, si trasferiranno provvisoriamente nei locali che l’Asl To5 affitta dalla casa di soggiorno, dove operano le assistenti sociali e già presta servizio la nuova pediatra. La realizzazione a Cambiano di un unico macro ospedale, che sostituirà gli attuali tre nosocomi dell’Asl To 5 di Chieri, Moncalieri e Carmagnola, è attualmente in fase progettuale: lo studio Tecnicaer Engineering di Torino, dovrebbe presentare il piano di fattibilità tecnico economica a fine gennaio ed entro giugno il progetto preliminare.

Nel frattempo inizieranno i rilievi idrogeologici e acustici e il Comune di Cambiano dovrà provvedere ad approvare la variante al piano regolatore per trasformare l’area da agricola a servizi. Sorgerà sul terreno dell’ex parco veicoli inefficienti: la superficie è costituita dall’area demaniale di 110.500 mq dove sono già presenti alcuni servizi, a cui va aggiunta la disponibilità di una zona a destinazione industriale di 60.000 mq e di una zona agricola non di pregio per ulteriori 241.000 mq. L’area presenta diversi punti di forza, quali il doppio accesso sia da Santena, sia da Trofarello-Moncalieri ed è servita dal trasporto pubblico: peraltro per i castelnovesi è più complesso da raggiungere stante la maggiore distanza (22 km rispetto agli attuali 13 km) e l’assenza di linee di pullman.

Il nuovo ospedale conterrà tutte le specialità e le funzioni previste per gli “ospedali spoke” con dea di I livello. Servirà una popolazione di circa 310.000 abitanti e ospiterà complessivamente 534 posti letto e 18 sale operatorie; al’esterno saranno create ampie aree di parcheggio. Il costo previsto è di 238 milioni di euro (202 milioni per l’ospedale e 36 per tecnologie e arredi), interamente finanziati dall’Inail. I tre attuali ospedali saranno trasformati in presidi di sanità territoriale, attivi per tutti quei servizi sanitari che non necessitano di una struttura ospedaliera.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Scopri inoltre:

Edizione digitale