La città sarebbe sorta grazie all’unione degli abitanti di sette castelli distrutti dagli alessandrini nella contesa con gli astigiani. Come non citare il dominio di Guglielmo VII, marchese del Monferrato e la resistenza, durata 40 giorni, dall’assalto di Carlo I d’Angiò, figlio del re di Francia Luigi VIII. Nel 1495 diede soggiorno al re di Francia Carlo VIII. Nel XVI la città acquistò una tale fama da venir citata dal pontefice Clemente VII. Nel XIX secolo, dopo il congresso di Vienna, la città riprese il suo sviluppo, anche grazie alla nomina a sindaco del cavaliere Pio Corsi di Bosnasco, a cui sono dedicate una via e il Foro Boario.
Proseguendo in quel secolo non si possono non citare il deputato Vittorio Buccelli e Bartolomeo Bona, insignito del titolo della Legion d’Onore da Napoleone III in persona, oltre a Francesco Cirio, il fondatore dell’omonima azienda conserviera insieme all’aviatore Gian Felice Gino. Nizza Monferrato è stata anche la sede, nel 1944, della Repubblica Partigiana dell’Alto Monferrato.