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Attualità
Stato di dissesto

Cassinasco: comune in default ancora senza commissario

Nelle casse un buco da oltre un milione di euro. Tra le conseguenze l’aumento delle aliquote
Lo scorso novembre il Consiglio comunale di Cassinasco ha preso atto e dichiarato lo stato di dissesto. La delibera è stata inviata a Ministero dell’Interno e Prefettura. Un default che pare legato a scelte ed azioni senza copertura che, nel tempo, hanno generato una esposizione debitoria stimata un milione e 54 mila euro, sommatoria di cinque annualità chiuse in rosso. Sarebbero stati inascoltati gli appelli e disattesi i richiami della Corte dei Conti; oggi però ci si interroga sulla funzione di controllo effettuata dai revisori dei conti.

Accertata l’impossibilità per l’amministrazione comunale di Sergio Primosig (nella foto, sindaco di Cassinasco da sei legislature) di rientro con gli ordinari mezzi di gestione comunale, il pallino è passato al Ministero dell’Interno che al momento non ha ancora nominato un commissario liquidatore; probabilmente lo farà a breve scegliendo un nome indicato dalla Prefettura. Il tecnico affiancherà per tre anni l’amministrazione verificando gli atti di gestione. La dichiarazione di dissesto avrà un impatto immediato sulle finanze: fino al bilancio riequilibrato, non potranno essere accesi nuovi mutui, saranno limitati gli impegni finanziari e aumentate tutte le aliquote fiscali. Il Prefetto Claudio Ventrice sta monitorando la situazione.

Abbiamo provato a contattare ripetutamente il primo cittadino ed altri componenti della Giunta che fino ad ora (dall’inizio della vicenda) si sono negati al telefono o hanno rifiutato di rilasciare commenti sull’argomento.

Anche se al momento ufficialmente non sono stati conferiti incarichi, si vocifera che il ruolo di commissario liquidatore potrebbe essere assegnato il dottor Paolo Mastrocola, funzionario della Prefettura classe 1962, laurea in Economia e commercio con lode, conseguita presso la facoltà di Economia e commercio di Pescara dell’Università “G. d’Annunzio”, in servizio dal 9 gennaio 1989 prima al Ministero dell’Interno e poi alla Prefettura di Asti, ove tuttora presta servizio.

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