Un gesto che aveva lasciato sgomenti gli abitanti, che avevano scritto una lettera aperta per denunciare il fatto. «Di questa brutta storia ancora senza nomi e cognomi – avevano scritto – resta l’altrettanto brutta immagine di una cappella violentata nel segno della non civiltà e di una Madonnina fatta in brandelli».
Davanti a questa storia è forse ancora più significativo il destino cambiato altrettanto improvvisamente di un’altra “madonna” del territorio: non si tratta di un’edicola ma della chiesa della Madonna della neve di Calliano (foto), abbandonata al suo destino da anni e ora immersa nei lavori di rifacimento attesi da tutta la popolazione da anni. È ormai abitudine comune per residenti e passanti vedere un cantiere all’opera avvolgerne le mura, laddove fino a poco tempo fa imperversavano gli alberi e i rovi. «Non era bello vedere una chiesetta in quelle condizioni all’inizio del paese» aveva dichiarato il sindaco Belluardo, che con il Comune si è impegnato con la diocesi di Casale alla vittoria del bando che ne sta permettendo il restauro. Da una madonna distrutta a una che rinasce nel territorio.