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Cronaca
Strade e sicurezza

Asti, sul rettilineo “maledetto” di Quarto un’auto su due supera il limite: in arrivo il semaforo t-red?

I dati sul rilevamento della velocità su una settimana. Contati oltre 40 mila veicoli.

I dati danno ragione ai residenti preoccupati da anni per la pericolosità di quel tratto di rettilineo che taglia in due la parte bassa della frazione astigiana teatro di numerosi schianti, più o meno gravi, di auto.
A fronte delle proteste e delle richieste di maggiore sicurezza di quella strada sulla quale si affacciano negozi, abitazioni, chiesa, circolo, uscite carrabili, da tempo il Prefetto di Asti, Claudio Ventrice, è al lavoro per trovare una soluzione.
Quella che sembrava più logica era la sistemazione di un autovelox che, colpendo le tasche degli automobilisti indisciplinati, li avrebbe costretti a moderare la velocità con la quale percorrevano quel rettilineo nell’abitato.
Ma il “perimetro” normativo entro il quale un velox si può piazzare prevede solo un’alta incidentalità con morti e feriti; non contempla quella con soli danni ai mezzi. Seppur questi vengano arrecati perchè si schiantano contro muri delle abitazioni, porte di ingresso dei negozi, cancelletti di riparo dei marciapiedi.
Mancava però uno studio più scientifico sulla pericolosità di quella strada anche perchè i residenti, pur documentando ogni singolo incidente, ovviamente non hanno gli strumenti per dimostrare le velocità di percorrenza dei veicoli.
Ci hanno pensato le pattuglie di Polizia Stradale e Polizia Municipale nel corso di una serie di controlli con il telelaser, un autovelox mobile in dotazione agli operatori. E i dati sono molto sconfortanti, dal punto di vista della sicurezza stradale.
Se è vero che, negli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2023) gli incidenti con feriti sono risultati “solo” 6 è anche vero che non sono ancora stati ricompresi quelli del 2024, prevalentemente solo con danni ma numerosi.
Nella settimana in cui sono stati rilevati i dati dall’inizio all’uscita del centro abitato, è stato rilevato il passaggio di circa 41 mila veicoli. Di questi, il 46%, quindi quasi la metà, superava il limite di velocità: inoltre 21 mila veicoli sono passati sopra i 50 all’ora.
Poi ci sono i 74 veicoli che il limite di velocità lo superavano di ben 40 km l’ora, passando quindi ai 90 e oltre.
Percentualmente solo lo 0,2% ma si tratta pur sempre di 74 auto, in una settimana, che hanno sfrecciato in mezzo alle case, ai negozi e alla gente sui marciapiedi.
Tanto che la velocità media calcolata su tutti i 40 mila passaggi è di 54 km orari. A significare che, mediamente, tutti superano il limite.
Il nuovo decreto Salvini sulla sicurezza stradale non aiuta i residenti di Quarto, nè il Prefetto perchè sono state introdotte ulteriori restrizioni all’installazione degli autovelox considerati “ultima soluzione” prima di averne tentate di alternative. Inoltre ha introdotto un altro criterio per l’installazione: l’alta incidentalità censita con morti e feriti deve essere stata provocata dall’alta velocità e non da altri comportamenti pericolosi.
Per quanto riguarda Quarto, al netto dell’analisi di distanze, incroci, attraversamenti, impossibilità di installare dossi perchè quella è un’arteria di scorrimento dei mezzi di soccorso, sembra che l’unico strumento utile possa essere il semaro intelligente T-Red dotato di telecamere in grado di leggere le targhe delle automobili che violano l’arresto.

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