Da qualche settimana il Comune di Asti sta avvisando i titolari dei permessi di accesso alla Ztl, collegati a un’autorizzazione di “carico e scarico” delle merci sugli appositi stalli gialli, ma registrati su targhe di veicoli non omologati al trasporto di merci (categorie N, N1, N2, N3), che i pass scadranno a partire dal 15 febbraio senza possibilità di rinnovo. In pratica, chi oggi è in possesso di un permesso di poter usare il carico e scarico su un veicolo non di categoria N, ad esempio un’auto, perde il diritto di adoperare lo stallo e se l’accesso alla Ztl è vincolato al pass carico e scarico, decade anch’esso.
A stabilire le nuove regole sull’uso degli stalli di “carico e scarico” non è il Comune di Asti, ma il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore a dicembre. Il Comune ha un suo regolamento per gli accessi nella Ztl, ma non può contraddire il Codice della Strada. Questo effetto domino sui pass, che sta mettendo in difficoltà numerosi artigiani, commercianti e titolari di permessi di accesso alla Ztl, è oggetto di un’interpellanza del gruppo consiliare Uniti si può e di un successivo ordine del giorno a firma di tutta l’opposizione. Nell’odg, i consiglieri chiedono all’amministrazione di prendere in considerazione «una proroga con ordinanza speciale del pass Ztl per le ditte di professionisti con mezzi omologati in classe M; una proroga dell’emissione dei pass Ztl per le ditte di professionisti con mezzi in classe M al fine di permettere loro di continuare a svolgere la propria attività senza restrizioni immediate, in attesa di un adeguato adattamento alle nuove normative; una proroga per la sosta dei parcheggi di carico e scarico, sempre per i mezzi omologati in classe M e la creazione di un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria coinvolte (artigiani, professionisti, piccole imprese) per discutere e trovare soluzioni condivise sulle problematiche legate all’accesso alla Ztl e alla sosta di carico e scarico». Gli stessi consiglieri chiedono anche la convocazione «di una commissione regionale e parlamentare per la revisione della legge di modifica dell’articolo 7 del Codice della Strada».
Le ipotesi al vaglio del Comune
Esclusa ogni possibile azione “contra legem” per ovvi motivi, l’amministrazione comunale aveva in programma una prima riunione tecnica ieri, lunedì, per affrontare il problema e valutare soluzioni che possano agevolare il lavoro di artigiani e professionisti, ma anche commercianti facendoli comunque accedere alla Ztl con pass svincolati dal permesso di carico e scarico. Questo permesso, comunque, salvo veicoli in classe N, non può più essere usato in tutti gli stalli appositi, anche quelli fuori dal perimetro della Ztl.
È possibile, quindi, che lo strumento più fattibile per garantire gli accessi in Ztl per i veicoli dei professionisti non in classe N sia dato dal “pass blu attività”, già previsto nel Regolamento che disciplina la Ztl di Asti. Il Comune, infatti, consente operazioni di carico e scarico nei pressi della sede dell’attività, senza recare intralcio al traffico veicolare e pedonale, per il periodo strettamente necessario alle operazioni e non oltre 30 minuti, con obbligo di esposizione del disco orario. Un pass del tutto svincolato dalla categoria di veicoli e quindi dal trasporto merci. Esistono, inoltre, pass temporanei per chi deve accedere alla Ztl per effettuare un lavoro, anche in questo caso non legati alla tipologia di veicolo.
Di certo è escluso che i titolari di una macchina station-wagon, usata per trasportare merci, possano ottenere deroghe per fermarsi sugli stalli gialli. La questione comunque è aperta e anche dal Mercato Coperto di piazza Libertà c’è chi si lamenta per i tempi stretti tra l’invio delle lettere del Comune e la decadenza del diritto di parcheggio.
[uno stallo di carico e scarico nella Ztl di Asti – Foto J.R.]